TIM: multa da 4,8 milioni di euro per pratiche scorrette

Tecnoandroid ECONOMIA

TIM: multa da oltre 4,8 milioni di euro. In aggiunta è stata accertata la violazione dell’articolo 65 del Codice del Consumo; in altre parole, nell’attivazione di un’offerta commerciale, l’utente si ritrova con servizi aggiuntivi (che molto spesso comportano un costo accessorio rispetto al canone fisso) effettivamente non richiesti, aggiunti di fatto senza il consenso dell’utente finale.

La condotta è stata ritenuta non idonea, poiché l’utente non veniva posto dinanzi a tutte le variabili, andando difatti ad assumere una decisione commerciale che forse non avrebbe effettivamente presto. (Tecnoandroid)

Se ne è parlato anche su altri media

Secondo l’Agcm Tim ha violato due articoli del Codice del Consumo: il 22 e il 65. 65 del Codice del Consumo, nella fase di adesione a tutte le offerte di telefonia mobile, “Telecom ha pre-attivato diversi servizi e/o opzioni aggiuntivi rispetto all’offerta principale, con aggravio di costi, senza il preventivo ed espresso consenso del consumatore”. (CorCom)

65 del Codice del Consumo, nella fase di adesione a tutte le offerte di telefonia mobile, Telecom ha pre-attivato diversi servizi e/o opzioni aggiuntivi rispetto all’offerta principale, con aggravio di costi, senza il preventivo ed espresso consenso del consumatore. (Key4biz)

Sempre per le promozioni winback erano stati multati anche gli operatori Vodafone e Wind Tre, rispettivamente per 6 e 4,3 milioni di euro. Secondo l'AGCM, Telecom non avrebbe fornito informazioni chiare e immediate nelle sue promozioni legate alle offerte di Winback rivolte ad ex clienti e ha attivato servizi e opzioni aggiuntive senza il consenso del consumatore. (Tech Fanpage)

Inoltre è stato verificato che durante l’adesione a tutte le offerte di telefonia mobile, Telecom pre attivava diversi servizi e/o opzioni aggiuntivi rispetto all’offerta principale, con costi più alti e senza il preventivo ed espresso consenso del consumatore. (InvestireOggi.it)

L'Antitrust ha ritenuto tale condotta «idonea a indurre in errore il consumatore medio in ordine al contenuto della proposta ed a fargli assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso». (La Stampa)

65 del Codice del Consumo, nella fase di adesione a tutte le offerte di telefonia mobile, Telecom ha pre-attivato diversi servizi e/o opzioni aggiuntivi rispetto all’offerta principale, con aggravio di costi, senza il preventivo ed espresso consenso del consumatore. (Investire Oggi)