I funerali di Alessia e Giulia, le sorelle investite da un treno a Riccione

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
La Nuova Sardegna INTERNO

È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale

SS – 213461 – Registro Imprese di Sassari 02328540683 – CF e Partita IVA 02328540683. I diritti delle immagini e dei testi sono riservati.

Sae Sardegna SpA – sede legale Zona industriale Predda Niedda strada 31 , 07100 Sassari, - Capitale sociale Euro 6.000.000 – R.E.A.

(La Nuova Sardegna)

Se ne è parlato anche su altri media

Sussurra in continuazione quella maledetta domanda che non troverà mai risposta: "Perché amiche mie è successo?". Lo sguardo fisso verso quelle due bare candide con i nomi, Alessia e Giulia, impressi sul legno e accarezzate da girasoli e rose cristalline. (il Resto del Carlino)

Feltri: gli adolescenti non sono adulti compiuti e vanno tutelati. Gli adolescenti vanno dunque trattati da adolescenti Ma per ribadire alcune ovvietà “affinché drammi simili a quello che si è verificato a Riccione non accadano mai più. (Secolo d'Italia)

«Grazie a tutti - è il messaggio della famiglia delle due ragazze - a tutte le istituzioni, alla Chiesa e alla comunità Da domenica vediamo la cronaca di una tragedia, letture e riletture, ricerca di particolari, giudizi, un vociare che ha creato un'eco di reazioni. (ilGiornale.it)

Mentre noi sussurriamo, Alessia e Giulia gridano al nostro mondo di adulti che dobbiamo credere in loro. Proviamo a ripercorrerle insieme: «Vediamo una cronaca della tragedia, ne cogliamo letture e giudizi: sembra che tutti abbiano una parola da dire, che ci siano tanti maestri. (ilmattino.it)

Nello stesso momento, in aria è stato fatto volare un gruppo di palloncini, anche questi bianchi. (Corriere)

Lo ha detto il parroco di Castenaso, don Giancarlo Leonardi, in un passaggio dell'omelia nel funerale di Giulia e Alessia Pisano, morte investite da un treno a Riccione. Vediamo due figlie Alessia e Giulia volute cresciute amate e curate. (La Repubblica)