Bennett se ne va. In Israele è tutto da rifare

La Nuova Bussola Quotidiana ESTERI

Bennett, lo scorso venerdì, si è incontrato con il procuratore generale, Gali Baharav-Miara, per confrontarsi su un disegno di legge per l’emergenza in Cisgiordania

«Ho fatto il possibile per mantenere unita la coalizione - ha dichiarato Naftali Bennett - ma qualcuno non ha creato che problemi alla coalizione, mettendo Israele in cattiva luce davanti al mondo intero».

Ma che Naftali Bennett rassegnasse le dimissioni, senza coinvolgere i componenti della maggioranza che lo sostenevano non era prevedibile. (La Nuova Bussola Quotidiana)

La notizia riportata su altri giornali

In secondo luogo, la rottura del tabù sull’integrazione per la prima volta nella storia di un partito arabo israeliano nella coalizione di governo”, sostiene Kupervaser. Questa è l’unica coalizione in Israele che ha avuto un partito arabo nella storia. (Nanopress)

Lo ha fatto sapere l’ufficio di Bennett, comunicando che il provvedimento che scioglie la Knesset – il Parlamento di Gerusalemme – sarà proposto allo stesso Parlamento la settimana prossima. La decisione di convocare nuove elezioni “non è stata facile” ma “è giusta”, ha detto il premier uscente, assicurando di aver “fatto tutto il possibile per far durare il governo più a lungo”. (Il Fatto Quotidiano)

Nemmeno un anno fa con successo Yair Lapid aveva capitanato la rivolta al grido “Tutti tranne Netanyahu”. Se Yair Lapid è veramente interessato a diventare il futuro signore di Israele dovrà dimostrare, prima di tutto, di essere un abile statista. (L'HuffPost)

La maggioranza del premier Naftali Bennett ha deciso di interrompere l'attuale legislatura. Lo ha fatto sapere l'ufficio di Bennett, secondo cui la legge di scioglimento della Knesset sarà proposta al Parlamento la settimana prossima. (La Sicilia)

Il processo di scioglimento della Knesset richiede quattro voti separati e due revisioni da parte delle commissioni: il voto finale è atteso non prima dell'inizio della prossima settimana Il testo ora passa alla commissione Interna, guidata dal dissidente di Yamina, Nir Orbach, che sarebbe contrario a tornare alle urne e invece preferirebbe vedere la nascita di un esecutivo alternativo. (La Stampa)

Da quando è diventato premier, Bennett ha avuto difficoltà a mantenere unita la coalizione di otto partiti e alcune defezioni hanno lasciato l’alleanza senza una maggioranza in Parlamento negli ultimi due mesi. (RSI.ch Informazione)