Filippo Ganna secondo alla Milano-Sanremo: “Peccato, potevo vincere. Ora punto alla Roubaix”

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Filippo Ganna ha chiuso al secondo posto la Milano-Sanremo, la Classicissima di inizio stazione andata in scena oggi. Il campione di Verbania era atteso tra i protagonisti e così stato. Fino all’ultimo è stato davanti. La vittoria è andata all’olandese Mathieu van der Poel, che ha fatto la differenza sul Poggio, la salita finale prima dell’arrivo a Sanremo. Ganna ha regolato il terzetto di inseguito arrivato a una manciata di secondi. (La Stampa)

La notizia riportata su altri giornali

Per lui si tratta della terza Monumento della carriera dopo il Giro delle Fiandre 2020 e 2022. Bene Filippo Ganna, secondo davanti a Van Aert e Pogacar (Primocanale)

E’ pure il giorno di Pippo Ganna, per la prima volta nel ruolo di cacciatore di classiche: chiudere alle spalle dell’olandesone volante dopo aver tenuto agilmente il passo di Pogacar su Cipressa e Poggio è il segnale che l’Italia del dopo Nibali ha trovato subito un uomo da corse monumentali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il tifo è, soprattutto, per Filippo Ganna, che chiude alle spalle di van der Poel, autore di una azione da gigante, quale è. C'è, nella gente, attenzione nel cercare campioni e gregari, nell'indagare il loro sguardo per capire condizioni e ambizioni. (Il Piccolo)

Filippo Ganna, 9: oggi dalle intenzioni è passato ai fatti, dimostrando di poter davvero competere per le grandi Classiche. Quali? Sicuramente Milano-Sanremo e Parigi-Roubaix, magari in futuro anche il Giro delle Fiandre. (OA Sport)

Milano-Sanremo: Imperia accoglie con entusiasmo la Classicissima Luogo principale di aggregazione piazza Dante, con le aiuole della fontana addobbate a tema per l’occasione. Non solo appassionati, ma anche famiglie con bambini, curiosi, hanno atteso l’arrivo della “Classicissima” poi vinta da Mathieu Van der Poel (Imperiapost.it)

Il neerlandese, che nel corso della settimana aveva espresso dei dubbi sulla sua condizione pur senza essere troppo pessimista, è ora ovviamente soddisfatto del suo stato di forma e anche di come ha gestito il finale, evitando tutti i rischi in discesa per poi spingere negli ultimi chilometri di pianura e mettersi in bacheca la terza Monumento della sua carriera dopo le due vittorie al Giro delle Fiandre. (SpazioCiclismo)