Santa Maria Capua Vetere, il carcere delle violenze, la Procura chiude le indagini per 120 indagati

La Repubblica INTERNO

In particolare, escludendo le pronunce di inammissibilità di ricorsi, risultano essere state emesse 16 pronunce di conferma delle misure cautelari; 6 sostituzioni delle misure cautelari, in forme gradate; 2 annullamenti delle misure per carenza delle esigenze cautelari, trattandosi di unità della Polizia Penitenziaria in pensione, dopo i fatti di reato; 1 annullamento".

Ci sono i nomi di tutti i vertici della polizia penitenziaria che in piena estate furono coinvolti nell'ordinanza della magistratura casertana. (La Repubblica)

Ne parlano anche altre testate

Il dubbio riguarda la scelta adottata dalla Procura sammaritana di dare notizia della conclusione della fase preliminare dell’inchiesta con un comunicato stampa prima ancora che l’avviso fosse notificato a tutti gli indagati. (Il Riformista)

Ora sono state chiuse le indagini sulle violenze commesse il 6 aprile del 2020 nel carcere "Francesco Uccella" di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, dagli agenti di polizia penitenziaria della struttura e da altri contingenti dei reparti speciali della penitenziaria inviati da Napoli contro persone detenute che non avevano modo e possibilità di difendersi. (Today.it)

La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nell’avviso di chiusura indagini relativo alle violenze avvenute nel carcere casertano il 6 aprile 2020, contesta anche l’omicidio colposo a dodici indagati in relazione alla morte del detenuto algerino Lakimi Hamine, deceduto il 4 maggio 2020 dopo essere stato tenuto in isolamento dal giorno delle violenze. (EdizioneCaserta)

Lo rende noto la stessa Procura. Le accuse vanno dal reato di tortura, lesioni, abuso d'autorità, falso in atto pubblico, calunnia, frode processuale, depistaggio, favoreggiamento e per alcuni anche cooperazione in omicidio colposo (Adnkronos)

Il nucleo familiare incurante del rispetto del vigente protocollo Covid, in caso di positività, che ricordiamo prevede l’obbligo di quarantena e un periodo di isolamento domiciliare, se ne va tranquillamente a spasso per le vie della città sostando anche nei bar locali per la colazione o addirittura facendosi consegnare il cibo a domicilio – Recarsi al bar a fare colazione o chiamare il bar per farsi consegnare la colazione a casa, sarebbe un’azione normale, magari da compiere anche nel quotidiano, per ognuno di noi. (CasertaCE)

Tempo di lettura: < 1 minuto. Caserta – Si chiama Donatella Rotundo il nuovo direttore del carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), istituto penitenziario finito al centro dell’attenzione per le violenze perpetrate dagli agenti della polizia penitenziaria ai danni dei detenuti; un’indagine che ieri è stata chiusa nei confronti di 120 persone e presto approderà ad un processo. (anteprima24.it)