Addio a Ferlinghetti, l'editore dei Beat

Il clamore rende famoso Ferlinghetti e fa di lui e Ginsberg i padri della beat generation, artisti in rivolta contro il conformismo della Guerra Fredda.

Ginsberg è però troppo esplicito nei versi di Howl, Urlo, e i poliziotti arrivano alla City Light, sequestrano copie, arrestano poi Ferlinghetti, e il suo manager Shigeyoshi Murao, «per aver traviato la gioventù».

La letteratura, la cultura, i libri, i versi, non sono fiocchi snob da intellettuali alla moda, sono la mano tesa all’umanità. (La Stampa)

La notizia riportata su altri giornali

Brescia renderà omaggio a Lawrence Ferlinghetti: Omar Pedrini pronto a riproporre «Beatnik» in concerto a 25 anni dall’uscita; una fondazione o un museo nei piani di Walter Pescara. (Brescia Oggi)

Beh, Lawrence era il più grande rocker anarchico della storia. Ripudiava la guerra in ogni forma e non a caso credo sia stato uno dei più grandi pacifisti della storia. (Rolling Stone Italia)

«Ricordo l’incontro tra Ferlinghetti e Ugo Marano - racconta Iagulli - Stavamo raggiungendo a piedi un ristorante dietro il Duomo di Salerno quando ci fermammo nel vecchio laboratorio dell’artista - racconta Sergio Iagulli, tra i promotori di quell’evento - La presenza di Ferlinghetti in città non si dimenticherà mai. (la Città di Salerno)

Io non sono mai stato un poeta beat», dichiarava meno di dieci anni fa, già ultranovantenne, Lawrence Ferlinghetti in un documentario sulla sua lunga vita, ed era probabilmente un vezzo. Figurarsi se il poeta che aveva fondato a San Francisco la libreria City Lights, 261 Columbus Avenue, punto di ritrovo di quel gruppo in realtà eterogeneo che fu la beat generation, e poi la City Lights Publishers, destinata a pubblicare molte delle opere beat, poteva davvero pensare di poter scindere il suo nome, anche a oltre mezzo secolo di distanza, da quello degli amici passati con lui (Il Manifesto)

E così Lawrence Ferlinghetti giunse in Trentino per merito del bagoss e del formaggio di malga.Dopo il Trentino, in quei giorni Ferlinghetti volle però andare a conoscere anche la città d'origine di suo padre, Brescia. (l'Adige)

cronaca. A San Francisco aveva aperto la sua libreria con cui aveva iniziato a pubblicare le sue poesie e dei suoi amici che erano Ginsberg, Kerouac, Burroughs, Corso. (TG La7)