Bimba morta a Torino, il patrigno: “Stavamo giocando, l’ho lanciata in aria e mi è scivolata dalle mani”

Inews24 INTERNO

Secondo la Procura, l’uomo non ha gettato la bimba dal balcone con violenza.

Vorrei parlare con Lucia, sua madre”, ha chiesto Azhar al gip.

La morte della piccola di tre anni precipitata dal balcone, secondo il compagno della madre attualmente in stato di fermo, è stato un tragico incidente.

Ma allo stesso tempo ritiene che giocando con la piccola in quel modo in un punto pericoloso e in uno stato di alterazione, sia stato un rischio

Mohssine Azhar, prima ancora che il pm elencasse gli indizi contro di lui, ha chiesto al gip di poter rendere spontanee dichiarazioni: "È stata colpa mia", ha dichiarato. (Inews24)

Su altre fonti

Lo ha deciso il gip Agostino Pasquariello, che ha però riformulato l'accusa nei confronti del patrigno: non omicidio volontario con dolo eventuale, come ipotizzato al momento del fermo, ma omicidio colposo Lo ha deciso il gip, che ha riformulato il capo d’imputazione: in precedenza era di omicidio volontario con dolo eventuale. (Sky Tg24 )

Mohssine è accusato di omicidio volontario nella forma del dolo eventuale. L’avvocato Alessandro Sena, che assiste il patrigno di Fatima, ha chiesto la scarcerazione dell’uomo e la riqualificazione del reato in omicidio colposo: «Azhar è sconvolto (Cronaca Qui)

«La mia bambina, la mia bambina», urlava Mohssine, mentre arrivavano i soccorsi. Il pm Valentina Sellaroli ha chiesto la convalida del fermo per omicidio volontario con dolo eventuale e la misura cautelare (Gazzetta del Sud)

TUTTI I DETTAGLI SU CRONACA IN EDICOLA DOMANI. Leggi anche:. «Una lite, poi il tonfo». Lei rideva e salutava mamma che ci stava guardando dal balcone di sotto. (Cronaca Qui)

Un gioco finito malissimo, purtroppo:. “L’ho presa in braccio e abbiamo cominciato a giocare. Le prossime ore saranno molto importanti, perchè il giudice deciderà se convalidare l’arresto ed eventualmente disporre la misura cautelare in carcere (Notizie.it )

Poi Fatima mi è scivolata dalle mani. La lanciavo in aria e la riprendevo. (La Stampa)