Il Grande Fratello del Fisco ci spia anche su Facebook e Instagram

La Sicilia ECONOMIA

In base alle nuove regole i funzionari doganali e fiscali sono autorizzati a spiare profili, post e foto degli utenti e usarli come prove per redditi non dichiarati.

Il Grande Fratello del Fisco controlla anche i profili Facebook, Instagram e i post pubblicati sui social network per verificare se il tenore di vita è congruo rispetto a quanto dichiarato.

In Italia qualcosa di simile esiste già dal 2016 e l’Agenzia delle Entrate, per contrastare l’evasione fiscale, può attingere a dati provenienti da banche dati ma anche ad altre fonti, come gli articoli di giornale, i siti internet e i social network per acquisire informazioni utili sui contribuenti ed eventuali incongruenze tra la vita nota al fisco e quella mostrata sui social. (La Sicilia)

Su altre fonti

Questi controlli potranno essere effettuati in modo diretto, senza previa autorizzazione da parte del contribuente o della banca di pertinenza. Il Fisco avrà accesso ai nostri conti. In poche parole, l’amministrazione finanziaria avrà accesso a tutti i nostri conti, senza che noi lo sappiamo. (InvestireOggi.it)

Tutto ciò succede in Francia, ed ha comunicare il provvedimento ci ha pensato il ministro dei Conti pubblici, Gèrald Darmanin, proprio su Twitter. Ma la legge di Darmanin ha destato non poche preoccupazioni nel popolo francese, che vede una violentà violazione della privacy. (Inews24)

I principi di diritto previsti in tema di accesso domiciliare (con particolare riferimento al profilo motivazionale dell’autorizzazione) sono stati illustrati dalla suprema Corte di cassazione, sezione 5^ civile, con la recente sentenza n. (Euroconference NEWS)

Il trend decrescente della mole complessiva di maggiore imposta contestata ai contribuenti (nella costanza però degli incassi derivanti da quelle attività) è forse quello che meglio di ogni altro aiuta a leggere i cambiamenti di approccio, filosofia e clima verificatisi nel corso del decennio. (L'HuffPost)

In Francia, invece, è al vaglio la possibilità di adottare algoritmi e big data per combattere le frodi. Il Fisco può decidere di mettere a confronto dichiarazioni e foto pubblicate su Facebook e Instagram, ad esempio, evidenziando eventuali incongruenze tra le due. (QuiFinanza)

Per i due è scattata subito la segnalazione all’Agenzia delle Entrate che adesso dovrà applicare le varie sanzioni e recuperare il credito evaso. Dall’analisi della Guardia di Finanza, è emerso che i soggetti avevano evaso 82 mila euro, una cifra tale da poter essere considerati evasori totali. (Corriere di Siena)