Parlamento UE: i paesi membri riconoscano le unioni LGBTQ

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Diritti Civili Parlamento UE: i paesi membri riconoscano le unioni LGBTQ Nel testo gli eurodeputati esortano tutti i gli Stati membri a riconoscere come genitori legali gli adulti menzionati nel certificato di nascita di un bambino. Condividi. L'Unione europea deve rimuovere tutti gli ostacoli che le persone Lgbtiq affrontano nell'esercitare i loro diritti fondamentali e far sì che i matrimoni o le unioni registrate in uno Stato membro siano riconosciute in tutti i Paesi dell'Ue,. (Rai News)

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Unioni gay, Crepaldi: “Risoluzione Parlamento europeo è indebita ingerenza negli affari interni Paesi Ue”. (ASI) Roma 15 settembre “Condanniamo la risoluzione del Parlamento europeo che chiede di riconoscere in tutto il vecchio continente i coniugi dello stesso sesso e i partner registrati in uno qualsiasi degli Stati membri, garantendo gli stessi diritti per le coppie gay ovunque. (Agenzia Stampa Italia)

Il Parlamento europeo non fara' sconti sui diritti delle persone gay, lesbiche, transessuali e transgender. Con una risoluzione adottata a larga maggioranza (387 favorevoli, 161 contrari tra cui gli eurodeputati di Lega e FdI e 123 astensioni), l'Eurocamera ha esortato l'Ue a rimuovere tutti gli ostacoli che le persone Lgbtiq affrontano nell'esercitare i loro diritti fondamentali (Tiscali.it)

«Siamo convinti – prosegue Fidanza – che l’Unione non debba interferire in queste materie e che si debba rispettare l’autonomia degli Stati membri È una norma di civiltà, un bel passo avanti per un’Europa dei diritti di tutti e tutte». (Il Riformista)

Chiaro: l’Europarlamento e la Commissione Ue sono due organismi differenti, ma il fatto che a distanza di pochi giorni strizzino ambedue l’occhio all’agenda Lgbt non pare casuale Tornando al merito della risoluzione, fortunatamente atto non vincolante, va evidenziato come il suo testo preveda una esortazione a tutti gli Stati membri che va oltre il già citato riferimento alle «unioni Lgbt». (provitaefamiglia.it)

Forza Italia si è divisa tra no, ok e astenuti A favore del testo Pd, M5S, Italia Viva. (Quotidiano di Sicilia)

“È giusto non discriminare le coppie in forza della loro preferenza in materia sessuale; ma è problematico, in presenza di figli, ritenere che i nuclei formati da coppie dello stesso sesso debbano essere parificati alle famiglie formate da genitori eterosessuali – spiega Gambino – perché l’elemento che li distingue – l’esistenza del legame biologico del bambino con il soggetto terzo che ha reso possibile la procreazione – costituisce una differenza sostanziale tra queste due situazioni giuridiche”. (Servizio Informazione Religiosa)