Malagò: "Tutti gli sport di squadra si sono fermati, tranne il calcio. Serve un piano B"
In Italia abbiamo circa 15 sport di squadra, dalla pallamano al football americano, dalla pallacanestro al pattinaggio a rotelle, dal rugby al calcio.
Per Roma sarebbero stati 1,5 miliardi per il 2024 e 1,8 se avessimo avuto l'edizione del 2028.
Per questo dico da tempo che serve un piano B, come ha fatto la Germania mettendo in sicurezza il sistema con un accordo con le televisioni.
14 su 15 hanno fermato i campionati, 14 su 15 non hanno assegnato lo scudetto, 14 su 15 non hanno comminato le retrocessioni. (la Repubblica)
Su altre fonti
Allora ho detto facciamo un piano B, poi sta alla federazione dire se giochiamo fino ad ottobre o si fanno playoff o playout. “C’è egoismo da parte di tutti i presidenti dei Serie A sul fatto di voler giocare o no? (fcinter1908)
Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha ribadito a Radio Incontro Olympia la propria posizione riguardo alla ripresa della Serie A. Di 15 sport di squadra in Italia, solo il calcio è rimasto vivo: gli altri si sono tutti fermati senza assegnare scudetto e retrocessioni. (Fcinternews.it)
Io mi permetto di dire che anche la Virtus Bologna di basket avrebbe voluto vincere il campionato o la Pro Recco nella pallanuoto". 14 su 15 hanno fermato i campionati, 14 su 15 non hanno assegnato lo scudetto, 14 su 15 non hanno dato le retrocessioni. (Fantacalcio ®)
Ecco le prime pagine dei quotidiani sportivi di oggi rosegue la nuova avventura di FirenzeViola.it su Instagram! (Firenze Viola)
Non mi sento di dire che ci sono i buoni e i cattivi. Penso che è nella natura umana che ci possano essere spinte in virtù del fatto che quando si è fermato tutto si stava in zona retrocessione o lottando per lo scudetto". (Milan News)
Giovanni Malagò non ha mai nascosto le perplessità sulla ripartenza della Serie A, ma da presidente del Coni evidenzia anche la disparità di trattamento con gli altri sport. Il tema è delicato e ora si allarga all'eventuale piano B, con una richiesta di chiarezza. (La Stampa)
