Femminicidio di via Patti, l'omicida accusato di violenza sessuale

La Gazzetta di Reggio INTERNO

È ufficiale: Mirko Genco, il parmigiano 24enne assassino reo confesso di Juana Cecilia Hazana Loyza, 34 anni, sgozzata nel parco di via Patti, è accusato anche di violenza sessuale, oltre ad altri due reati.

La difesa ha rinunciato al consulente di parte, mentre potrebbe richiederlo il legale che tutela il figlio di Cecilia

L’esame inizierà giovedì: potrebbe durare più giorni poiché il pm Pantani ha posto due pagine di quesiti su causa di morte, violenza sessuale ed esame tossicologico. (La Gazzetta di Reggio)

Su altre testate

Sul posto, sabato scorso, erano intervenuti i carabinieri dopo la segnalazione di un passante intorno alle ore 10. È quanto emerge dagli atti sul 24enne, fermato sabato scorso dai carabinieri di Reggio Emilia. (Today)

Questo non ha impedito che perseguitasse anche Juana Cecilia Loayza, al punto di rintracciarla nella notte di sabato 20, violentarla e quindi ucciderla con alcune coltellate alla gola. Oltre alla tremenda violenza, si scopre ora che il 24enne di Parma avrebbe registrato gli ultimi minuti di vita della donna. (Thesocialpost.it)

Mirko Genco ha registrato sul cellulare gli ultimi 53 minuti di vita di Juana Cecilia Loayza, la sua ex compagna che ha ucciso e che è accusato di aver violentato e perseguitato. È quanto emerge dagli atti sul 24enne, fermato sabato dai carabinieri di Reggio Emilia. (Corriere della Calabria)

Genco l'ha registrata sin dal momento in cui l'ha raggiunta in un locale. a registrato con il suo cellulare gli ultimi 53 minuti di vita di Juana Cecilia Loayza, la donna che ha ucciso e che è accusato di aver anche violentato. (La Repubblica)

Leggi e guarda anche. Reggio Emilia. Tribunale. Parma. omicidio. ex Polveriera. Maria Rita Pantani. udienza. femminicidio. via Patti. Mirko Genco. Juana Cecilia Hazana Loayza Questa ultima azione di Genco, che ha deciso di finire Juana dopo aver tentato di strangolarla, è sufficiente a contestargli la premeditazione? (Reggionline)

«Un giudice non ha poteri di chiaroveggenza, non può sapere ciò che accadrà dopo, stante l'imprevedibilità delle reazioni umane». Ciò che è accaduto è gravissimo ma da qui a cercare responsabilità o capri espiatori, credo che ce ne corra» (il Giornale)