No vax morto a Ferrara, indagato il medico che lo curò via telefono e mail. Al vaglio le chat sul cellulare

Open INTERNO

Il medico Alberto Dallari, che aveva in cura il 68enne No vax morto di Covid lo scorso 8 ottobre, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Ferrara.

Ai medici aveva raccontato di aver seguito la “cura” consigliata dal dottor Dallari legati al gruppo IppocrateOrg.

Il paziente non vaccinato e risultato positivo al virus era stato “curato” inizialmente per telefono e via mail seguendo le teorie sulla terapia domiciliare del sito IppocrateOrg, di cui Dallari risulta un fiero sostenitore. (Open)

Se ne è parlato anche su altri media

Solo per mail e WhatsApp, neanche con messaggi vocali, come lo stesso medico invitava a non fare. La liberatoria che pubblichiamo qui a fianco è il modulo pre-stampato che si scarica dalla piattaforma IppocrateOrg: indica le terapie da seguire e esonera il medico curante – in questo caso il medico reggiano, appunto – da ogni responsabilità. (La Gazzetta di Reggio)

Venerdì scorso Gallerani ha ricevuto l'avviso di garanzia con le accuse, come detto, di omicidio colposo e omissione di soccorso. Il medico è, noto neurologo reggiano, per anni impegnato nella Stroke Unit del Dipartimento emergenza-urgenza dell'ospedale di Reggio. (La Pressa)

Il punto Alberto Dallari, chi è il medico indagato per la morte del no vax di Ferrara - No vax morto a Ferrara, indagato il medico che lo curò con la telemedicina. Molti i messaggi scambiati tra Gallerani e Dallari, la maggior parte che riportano la situazione clinica del sessantottenne con comunicazione della temperatura corporea e del livello di saturazione. (il Resto del Carlino)

Non c’è alcuna correlazione col mio operato", si difende il medico che invita gli investigatori a concentrarsi sul ricovero. Poi è stato intubato e tracheostomizzato, ed è venuto a mancare un mese dopo". (il Resto del Carlino)

Il dottor Alberto Dallari, di Reggio Emilia, aveva preso in carico il paziente no vax ferrarese che è morto dopo aver contagiato il Covid. APPROFONDIMENTI IL CASO Paola Soragni, consigliera M5S di Reggio Emilia: «Ho paura del. (ilgazzettino.it)

Se ci fosse qualcuno disponibile, potremmo riuscire ad aprirlo tutti i giorni, com’era nel 2019. Da qui l’appello a chi può farsi avanti, anche per poche ore la settimana (MI-LORENTEGGIO.COM.)