Diodato dopo Sanremo: «Canzoni come fiori fragili e terapia per sopravvivere»

C'è una banda che si perde nel caos, il gridare dei gabbiani, il «tempo ferito da questo strazio infinito», «una folla illegale di gente che si beve d'un sorso il presente, non sente gli odori, non sente ragioni, non crede più a niente». Prima o poi doveva succedere che qualcuno cantasse davvero i giorni terribili, stranianti, deformanti, che abbiamo attraversato, che speriamo di aver superato. Che lo facesse Diodato forse era inevitabile: la sua vittoria a Sanremo con «Fai rumore» nel 2020 era stato lo spartiacque tra il mondo di prima e il Covid. (ilmattino.it)

Su altre fonti

Così Diodato, vincitore di Sanremo 2020 con “Fai rumore”, si racconta ad Andrea Laffranchi sul Corriere della Sera in occasione dell’uscita dell’album “Così speciale”, che comprende diversi brani che rappresentato alcuni momenti della sua vita vissuta, felici e meno. (L'HuffPost)

https://www.youtube.com/watch?v=1W4EXiOgejE Interpellato da La Stampa, su una donna capo del governo e una capo del (Secolo d'Italia)

Non voleva fare un concept album, ma in realtà l’ha fatto. Diodato al centro, il vuoto attorno, riempito dalla musica chiamata a racchiudere tutte le altre presenze. Così speciale, titolo del disco uscito oggi in tutti i negozi e gli store digitali, è davvero il primo album a rappresentare senza paura la tetra atmosfera del lockdown. (Liberoquotidiano.it)

"Proprio perchè col lavoro precedente ho vinto tutti i premi possibili, ho già vinto quello che potevo vincere non ho ansia, anche perché mi sento molto rappresentato da quello che c'è, sento il respiro che ha questo album". (Libero Tv )

Guerra, Zelensky si aspettava il Festival di Sanremo, ma in Ucraina arriva l’altro Festival sanremese, quello della Canzone Cristiana. “Auguro successo a tutti i finalisti e dal profondo del mio cuore voglio invitare i vincitori di quest’anno a Kiev, in Ucraina, nel Giorno della Vittoria” ha scritto il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskynella lettera inviata al Festival di Sanremo e letta da Amadeus durante la serata finale. (Sardegna Reporter)

"Mi sento molto rappresentato da questo album e sento che esce nel momento giusto. Un album dalla forte identità sonora, nato per essere interamente suonato da "musicisti in carne e ossa", che riesce a passare dall’intimità di un piano e di una voce ad arrangiamenti corposi e potenti. (Adnkronos)