Coronavirus, dietrofront del governo sui treni: no al 100% dei posti a sedere, restano le distanze

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E ci si chiede, dunque, perché mai alla vigilia fosse stato detto l'esatto opposto e chi aveva preso quella decisione.

Decisione che ha sorpreso, con la curva del contagio che è tornata a crescere.

Ieri, venerdì 31 luglio, l'annuncio: nei convogli ad alta velocità di Trenitalia e Italia si torna a viaggiare con il cento per cento dei posti occupati.

01 agosto 2020 a. a. a. Altra figuraccia per il governo nella gestione dell'emergenza coronavirus (Liberoquotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Così il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, in Sicilia per inaugurare la riapertura del viadotto Himera. «Il governo sta facendo un grande sforzo per superare definitivamente il gao del Sud con le aree del Nord. (La Sicilia)

"Per la Sicilia ci sono a disposizione quasi 18 miliardi tra strade e autostrade e undici miliardi per le ferrovie" ha aggiunto la ministra Paola De Micheli. Le prossime generazioni che vogliono vivere qui lo devono potere fare nelle stesse condizioni del resto d’italiane d’Europa. (La Sicilia)

La misura, ha messo in evidenza la Ministra, va nella direzione "di recuperare tante e tante risorse per". A darne notizia è stata la Ministra dei Trasporti,intervenuta su Rai Tre al programma Agorà. (Il Messaggero)

Paola De Micheli. L’ordinanza. Un braccio di ferro tra De Micheli e Speranza che ha portato la ministra a chiedere al collega di prendersi una responsabilità e firmare un’ordinanza, arrivata solo dopo il confronto con Cts e il premier Conte. (News Mondo)

Non ci sarà mercoledì la firma del memorandum per definire il processo di cessione delle quote di Aspi da parte di Atlantia e dei Benetton. È in sintesi quanto affermato oggi dalla ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture, Paola Micheli, intervistata ad Agorà. (L'HuffPost)

Lo ha detto il ministro alle Infrastrutture, Paola De Micheli, nel breve intervento davanti alle autorità poco prima della riapertura del viadotto Imera, sulla Palermo-Catania. Le prossime generazioni che vogliono vivere qui lo devono potere fare nelle stesse condizioni del resto d’italiane d’Europa. (Giornale di Sicilia)