"Va attesa la fine della guerra". I dubbi del procuratore militare su Vadim

ilGiornale.it ESTERI

Entriamo in una logica molto complessa - insiste De Paolis - Chi è il nemico?

"Però la guerra è una cosa complessa e non si fa pacatamente e razionalmente - aggiunge De Paolis - Ci sono delle esigenze molto rapide.

"Un proverbio latino - ha spiegato ieri il procuratore generale militare italiano, Marco De Paolis - dice che quando le armi risuonano, il diritto tace.

Tradotto: solo se il militare può capire da solo che l'ordine è deliberatamente un crimine, allora può essere chiamato in giudizio. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altri media

Shishimarin ha affermato che un altro soldato nell'auto, che non era il suo comandante, gli ha detto di sparare. Il Cremlino si dice preoccupato per le sorti di Vadim Shishimarin (la Repubblica)

- KIEV, 23 MAG - Vadim Shishimarin il soldato russo riconosciuto colpevole di crimini di guerra e condannato all'ergastolo a Kiev farà appello contro la sentenza. Lo ha affermato il suo avvocato. (Tiscali Notizie)

In precedenza Mosca si era detta preoccupata per la situazione del militare. Ma questo non significa che smetteremo di considerare i modi per continuare i nostri sforzi attraverso altri canali", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov (RSI.ch Informazione)

Quel soldato ha 21 anni, e dietro le sbarre sembra un ragazzino. E dunque, ergastolo al sergente Vadim. (Avvenire)

“Un detto latino – ha spiegato – dice che quando le armi risuonano, il diritto tace. Tecnicamente, assicura De Paolis, “se il civile abbandona la sua inoffensività e diventa offensivo, può diventare un nemico” (Nicola Porro)

Ma questo in un tribunale che giudica mentre la guerra è in corso non è evidentemente possibile" Da qui il quesito: "È legittimo processare i nemici colpevoli di crimini di guerra mentre la guerra è in corso?". (Liberoquotidiano.it)