Casalecchio di Reno, colazione con i cittadini organizzata Salvini. Ma il gestore caccia tutti

News Mondo INTERNO

Solo che il gestore del bar ha lasciato i sostenitori del Capitano fuori alla porta rifiutandosi di ospitare il mini-comizio.

Non è tutta rose e fiori la campagna elettorale di Matteo Salvini in Emilia Romagna.

E la conferma arriva dall’appuntamento a Casalecchio di Reno, dove il leader della Lega aveva organizzato una colazione con i cittadini nel bar la Dolce Lucia.

Colazione con i cittadini a Casalecchio di Reno, ma il gestore del bar non fa entrare i sostenitori di Salvini. (News Mondo)

Se ne è parlato anche su altre testate

'Questa è istigazione a delinquere - ribadisce Salvini - ma si può fare un titolo così? 'No, chiudere no - risponde Salvini- però...'. (La Pressa)

Così facendo, è stato spiegato allo staff di Salvini che non fosse il caso di fermarsi davanti al bar. Possono andare ad aiutare altri a bar a prendere un caffè, non ho pregiudizi verso la concorrenza“. (Bufale.net)

Inizialmente mandare a processo Matteo Salvini era apparso un autentico boomerang per il Partito Democratico, che però decise, insieme al Movimento 5 Stelle che si sarebbe votato per l’autorizzazione a procedere. (Leggilo.org)

È ancora scontro nella giunta delle immunità del Senato sul caso Gregoretti e sull'autorizzazione a procedere nei confronti dell'ex ministro Matteo Salvini. Dopo l'episodio di lunedì 13 gennaio, la maggioranza lascia nuovamente la seduta perché, a seguito della presentazione di nuove istanze volte a richiedere altre carte al tribunale di Catania per approfondire la questione, il Presidente Gasparri, in mancanza di unanimità, ha posto in votazione la questione. (La Repubblica)

E' una scelta, la Regione Veneto non chiede un euro in più di tasse ai suoi abitanti e ai suoi imprenditori». Il massimo del ragionamento politico che ho sentito dai contestatori di piazza, a Imola ad esempio, è stato "Salvini vaffanculo". (IlPiacenza)

Un ex ministro va davanti al tribunale dei ministri e non ritengo di dover essere io” a giudicare. E quindi la questione passa nelle mani della presidente del Senato Elisabetta Casellati. (Il Fatto Quotidiano)