Pos obbligatorio, il caffè pagato col bancomat

il Resto del Carlino ECONOMIA

"Se è obbligatorio – afferma Francesca Grieco del centralissimo Caffè Roma – devono abbassarle o addirittura eliminarle fino a certi importi.

Da ieri, infatti, è obbligatorio in Italia il pagamento con carte anche per cifre "contenute".

Lo abbiamo provato anche noi del Carlino, ieri, in un "viaggio" tra attività, bar ed esercizi del centro.

Per ora difficoltà non ne stiamo riscontrando, anche perché già da tempo consentivamo di far pagare con il bancomat cifre ridotte"

di Giacomo Giampieri Va detto con grande chiarezza: la sensazione di pagare un caffè con il bancomat, sinceramente, è piuttosto liberatoria. (il Resto del Carlino)

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Rimane il problema del costo delle commissioni a carico degli imprenditori" fanno sapere da Confartigianato. "Non siamo contro le transazioni digitali, -sottolinea il vicepresidente Fipe - anzi ci risolverebbero il problema di avere sempre i contanti, ma non siamo adeguati rispetto allo standard europeo" (Adnkronos)

Genova, da oggi il bancomat non si può rifiutare: mugugni fra i professionisti e la ribellione ostinata del bar Mangini di Valentina Evelli. Ingegneri e avvocati: "Ci adegueremo ma non siamo commercianti". (La Repubblica)

Quindi, oltre alle grandi boutique, da giovedì devono necessariamente essere in possesso del Pos anche bar, tabaccai, giornalai, tassisti, avvocati, commercialisti, medici e via dicendo. Non c’è cifra minima da poter pagare con carta di credito o bancomat. (il Resto del Carlino)

Questa è la posizione dell'associazione Ristoratori Veneto & Ho.Re.Ca., nata a Verona due anni fa e oggi portavoce di migliaia di attività in tutta la regione. La portavoce dell’associazione Alessia Brescia ha evidenziato: «Il legislatore ci obbliga ad accettare anche i pagamenti elettronici, scaricando ogni costo su di noi. (VeronaSera)

"Ogni mese pago 16 euro per l’affitto del Pos, più le commissioni che variano da 0,5% a 1% per ogni transazione eseguita. Anche perché ormai sempre più clienti optano per pagare con la modalità elettronica: da noi superano sicuramente il 50%". (LA NAZIONE)

"Già in tanti usano le carte – ammette Marina Milani, ‘Antica tabaccheria del Volto’ – ma per noi le commissioni sono massacranti. "Un conto è un cliente che prende un caffè e una pasta – replica – un altro è quello che mi chiede solo un bicchiere d’acqua. (il Resto del Carlino)