"Pos obbligatorio, quanti oneri in più per noi piccoli negozianti"

il Resto del Carlino ECONOMIA

Spostandoci dall’altro lato della strada c’è la macelleria ‘Marco & Vito’: "Abbiamo il pos da ormai vent’anni, per noi non è certo una novità – commenta Gianmarco Flamigni –.

Penso che l’obbligatorietà di utilizzo per gli esercenti sia giusta, peccato, però, per le spese che dobbiamo sostenere di tasca nostra"

L’idea che, da oggi, sia obbligatorio utilizzarlo, però, non mi piace troppo: l’uso dovrebbe essere libero, considerando che per gli esercenti ci sono delle spese anche importanti. (il Resto del Carlino)

Su altri giornali

E nell'attesa inviteremo i nostri clienti a preferire il pagamento tramite contanti». Questa è la posizione dell'associazione Ristoratori Veneto & Ho.Re.Ca., nata a Verona due anni fa e oggi portavoce di migliaia di attività in tutta la regione. (VeronaSera)

"Ogni mese pago 16 euro per l’affitto del Pos, più le commissioni che variano da 0,5% a 1% per ogni transazione eseguita. Accettiamo tutti i tipi di pagamento, ovviamente, però occorrerebbe maggiore collaborazione da parte dei clienti, specie quando usano la carta per pagare un semplice caffè" (LA NAZIONE)

Genova, da oggi il bancomat non si può rifiutare: mugugni fra i professionisti e la ribellione ostinata del bar Mangini di Valentina Evelli. Ingegneri e avvocati: "Ci adegueremo ma non siamo commercianti". (La Repubblica)

Quindi, oltre alle grandi boutique, da giovedì devono necessariamente essere in possesso del Pos anche bar, tabaccai, giornalai, tassisti, avvocati, commercialisti, medici e via dicendo. Non è obbligatorio pagare con la carta, ma obbligatorio è, per l’esercente, accettarla per qualsiasi cifra. (il Resto del Carlino)

Rimane il problema del costo delle commissioni a carico degli imprenditori" fanno sapere da Confartigianato. "Non siamo contro le transazioni digitali, -sottolinea il vicepresidente Fipe - anzi ci risolverebbero il problema di avere sempre i contanti, ma non siamo adeguati rispetto allo standard europeo" (Adnkronos)

"Un conto è un cliente che prende un caffè e una pasta – replica – un altro è quello che mi chiede solo un bicchiere d’acqua. Gianni Cedrini, a bordo della sua auto bianca, racconta di come ormai la carta di credito e il bancomat siano all’ordine del giorno. (il Resto del Carlino)