Vaccino anti Covid: via alle prenotazioni per la fascia d'età tra i 25 e i 29 anni

Reggionline SALUTE

Due giorni dopo agende aperte anche per la fascia 20-24 anni. REGGIO EMILIA – Da lunedì 14 giugno comincia la fase di prenotazione del vaccino rivolta alla fascia d’età 25-29 anni.

Per queste ragazze e ragazzi le agende si apriranno a partire dal 16 giugno

Restano dunque 18.400 giovani interessati dall’apertura delle agende di prenotazione del vaccino anti Covid.

La prossima fascia di età a potersi prenotare sarà quella tra i 20 e i 24 anni. (Reggionline)

Ne parlano anche altri media

In modo particolare, dal punto di vista della comunicazione ai cittadini, siamo di fronte a quello che potremmo chiamare un vero e proprio disastro ». «Oggi dovremo porre un quesito: chi è sotto i 60 anni e ha fatto la prima dose Astrazeneca che fa con il richiamo? (Quotidiano del Sud)

Per i richiami sarà necessario per forza riprogrammare perché si attendono le indicazioni ufficiali sull’uso di un vaccino alternativo come seconda dose. Gli under60 che hanno ricevuto AstraZeneca sono 115.631 (di questi 66.151 hanno già ricevuto anche il richiamo). (Provincia Granda)

Alessio Edoardo: "Obbligatorio fare intervento urgente, del personale sanitario della Questura per tutto il personale vaccinato e una vigilanza medica costante. (TriestePrima)

A seguito della circolare del Ministero della Salute, inviata nella notte, relativa al blocco dei richiami con AstraZeneca per le persone con meno di 60 anni, che dovranno ricevere la seconda dose con Pfizer o Moderna, è stata invece temporaneamente sospesa sul portale la funzione di modifica prenotazione della seconda dose. (Nove da Firenze)

A darne comunicazione è il vicegovernatore della Regione con. delega alla Salute Riccardo Riccardi. “La decisione – spiega Riccardi – è stata presa a seguito della. (Udine20)

Stop all'utilizzo del vaccino di Astrazeneca per chi ha meno di sessant'anni e seconda dose, per chi tra questi ha già fatto la prima, con Pfizer o Moderna. Una scelta fatta perché in quel momento - con un'incidenza di 400 casi ogni 100mila abitanti - i casi di trombosi erano pari a 1.1 ogni 100mila abitanti mentre il numero delle vittime era di 8 ogni 100mila. (abruzzo24ore.tv)