L'arcivescovo di Kiev: "Abbiamo le prove di orribili abusi e torture sui prigionieri di guerra"

Il Faro online ESTERI

Kiev – “Abbiamo prove di orribili abusi sui prigionieri di guerra”.

Lo ha denunciato l’arcivescovo di Kiev nel 78esimo giorno di guerra in Ucraina.

“Siamo particolarmente preoccupati per i nostri prigionieri di guerra, di cui non abbiamo informazioni complete.

Questi fatti diventeranno noti all’umanità a tempo debito e devono anche essere condannati come crimine contro l’umanità e come violazione delle regole di guerra”. (Il Faro online)

Ne parlano anche altri giornali

Anche perché a nessuna delle parti in causa converrebbe mostrare l’uso della tortura come arma sistematica applicata ai prigionieri. La conversazione degli orrori. In Siria e in Iraq le torture inflitte ai prigionieri venivano ostentate dall’Isis sui propri canali social. (InsideOver)

Al contrario i russi, dopo essere stati costretti a ripiegare da Kharkiv, sono concentrati più che mai per ottenere il completo controllo del Donbass, ma le forze di difesa resistono e li rallentano. Sul fronte nord-orientale gli ucraini hanno riconquistato posizioni importanti e, secondo analisti militari Usa, «sembra che abbiano vinto la battaglia di Kharkiv». (Giornale di Sicilia)

Vuol dire che sono state assassinate in un modo crudele, nello stesso modo in cui ai tempi di Stalin assassinarono gente innocente gettandola in fosse comuni". L'esercito ucraino è stato capace di fermare i carri armati russi a 50 chilometri dalla nostra cattedrale" (Gazzetta di Parma)

Shevchuk ha definito i 78 giorni di guerra in Ucraina , come “78 giorni di lacrime, di fiumi di sangue che scorrono sul terreno ucraino”. L’arcivescovo di Kiev ha detto che non pensava che sarebbe “riuscito a sopravvivere perché la capitale in tre giorni era quasi circondata. (Secolo d'Italia)

Ancora oggi vengono scoperte fosse comuni, e continua il lavoro improbo per identificare i corpi, ormai irriconoscibili Anche se sembra inaccettabile, una fossa comune in sé non è un crimine di guerra. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Orrori senza eco. L’alto prelato ha ammesso che non pensava che sarebbe «riuscito a sopravvivere perché la capitale in tre giorni era quasi circondata». (LaC news24)