Israele, incertezza dopo il voto: l’ago della bilancia sarà il partito arabo Raam

LaPresse ESTERI

Non pesa abbastanza, come sembrava dai primi exit poll, il partito Yamina dell’ex alleato del premier uscente, Naftali Bennett.

Secondo gli osservatori, Netanyahu avrebbe spinto per far uscire Abbas dalla Lista per guidare un suo partito.

Ai partiti arabi non è mai stato chiesto di entrare in un governo israeliano, ma ora Abbas potrebbe rompere la tradizione rivendicando un seggio in cambio di appoggio

A fare da ago della bilancia potrebbe quindi essere il partito Ra’am, guidato dal parlamentare arabo Mansour Abbas (più moderato rispetto all’ala settentrionale). (LaPresse)

Ne parlano anche altri media

Israele rischia la quinta elezione? La coalizione, formata con i partiti ultra-conservatori Shas e UTJ, si fermerebbe quindi tra 46 e 48 seggi. (Money.it)

Se la distinzione parlamentare fosse solo fra centro-destra e centro-sinistra, Netanyahu godrebbe di una solida maggioranza. Restano infine i palestinesi: gli arabo-israeliani, il 21% della popolazione dello stato ebraico, che incominciano ad essere politicamente corteggiati perfino da Netanyahu (ISPIonline)

Ma se questi decidesse di unirsi al gruppo di centrosinistra chiederebbe di escludere la Lista araba, e la coalizione perderebbe 6 deputati ottenendo solo 57 seggi. A questa situazione complicata si aggiunge la certezza che una quinta elezione difficilmente riuscirà a spostare di molto gli equilibri. (San Marino Rtv)

Con quasi il 90% dei voti scrutinati, il blocco di destra del premier Benyamin Netanyahu è fermo a 52 seggi, senza maggioranza. Secondo Netanyahu, “una chiara maggioranza” degli eletti alla Knesset condivide la “sua politica” e per questo intende spendere le prossime settimane “parlando con tutti i deputati” che possono aiutarlo a costruire un governo stabile. (OggiNotizie)

Intervistato in un talk show, Berdowski ha paragonato la Ever Given a "una balena molto pesante arenata sulla spiaggia". Ever Given possiede infatti una tripla anima. (Yahoo Notizie)

E’ stata una notte da incubo per Benjamin Netanyahu. Gli exit poll che gli davano prima un margine confortante, 61-62 seggi al blocco di centrodestra, poi il vantaggio che si assottiglia, fino a scendere a 59 deputati, due in meno di quelli necessari per mettersi alle spalle una crisi infinita, cominciata due anni e mezzo fa con la rottura fra lui e l’alleato Avigdor Lieberman (La Stampa)