Avellino, il centrodestra benedice Piantedosi: «Piccoli centri tutelati»

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Matteo Piantedosi è a tutti gli effetti il nuovo ministro dell'Interno della Repubblica Italiana. Un altro irpino a 30 anni di distanza da Nicola Mancino. Ieri mattina, alle 10, al Quirinale si è svolta la cerimonia del giuramento della squadra di governo della prima premier donna della storia del Paese, Giorgia Meloni. Visibilmente emozionato, Piantedosi, subito dopo aver recitato la formula alla presenza del Capo dello Stato ed aver partecipato al breve brindisi di rito con i colleghi, si è messo subito all'opera in vista del primo Consiglio dei Ministri che si svolgerà questa mattina. (ilmattino.it)

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E una gestione dei flussi migratori da riprendere in mano con decisione, senza negare una sensibilità che anche lo Stato deve mostrare. Più sicurezza nelle città, a partire dalle periferie. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il neo ministro dell’Interno Matteo Piantedosi traccia le priorità del governo in materia di sicurezza e flussi migratori e allontana lo spettro dei tagli. (Forze Italiane)

Laureato in legge e abilitato all’esercizio della professione forense, Piantedosi è entrato nell’amministrazione civile dell’Interno nell’aprile del 1989, è stato nominato prefetto nel 2011, nel 2018 è diventato capo di gabinetto del ministro dell’Interno (carica allora ricoperta da Matteo Salvini), restando in tale ruolo fino al 2020 per assumere, dopo tale data, l’incarico di prefetto di Roma. (Armi e Tiro)

Sicurezza Napoli, Manfredi: "A Piantedosi chiedo attenzione e risorse" Il sindaco si rivolge al neo ministro dell'Interno Matteo Piantedosi (Ottopagine)

Quali le priorità che si trova adesso a gestire? «Si comincia dall’esigenza di rilanciare il ministero dell’Interno come organo che garantisca il rispetto della legalità in una cornice di tutela dei diritti civili e di una adeguata considerazione delle diverse sensibilità che spesso s’incrociano nell’attuazione delle politiche di legalità. (ilmessaggero.it)

In allegato copertina, foto tratte dal libro e Jeep Willys utilizzata durante lo sbarco degli Alleati in Sicilia (Quotidiano di Ragusa)