Colori regioni: cosa cambia dal 7 aprile

StudentVille INTERNO

Colori regioni dal 7 aprile: cosa cambia. Per tutto il periodo pasquale l’Italia è stata interamente zona rossa con regole e restrizioni ben precise.

Colori regioni dal 7 aprile: le regole. Continuano ad essere vietati gli spostamenti tra regioni fino al 30 aprile se non per i comprovati motivi di lavoro, salute o necessità che dovranno essere autocertificati

Colori regioni dal 7 aprile: cosa sapere. (StudentVille)

La notizia riportata su altre testate

Anche i pazienti Covid ricoverati in ospedale superano aumentano vertiginosamente: sono esattamente 1.127, di cui 153 in terapia intensiva. L’unico dato positivo è la diminuzione del del numero delle vittime: nella settimana passata i morti sono stati 114, il 25,5% in meno rispetto ai 153 della settimana precedente (Il Giornale Di Pantelleria)

Da oggi, poi, tornano in presenza in tutta Italia – anche nelle regioni in zona rossa – gli alunni delle scuole fino alla prima media. (Quotidiano del Sud)

In zona rossa chiusi parrucchieri, centro estetici, negozi di abbigliamento, calzature e gioiellerie (aperti invece in zona arancione), mentre restano aperti tutti gli altri, dagli alimentari a edicole, farmacie, tabaccherie, lavanderie, ottici, profumerie, negozi di intimo, ferramenta e negozi per bambini Le ultime due, per via di un indice di contagio superiore a 1,25, resteranno in zona rossa almeno per altre due settimane. (leggo.it)

Tampone antigenico o molecolare con esito negativo 48 prima di tornare in Italia dall’estero, più comunque cinque giorni di quarantena e tampone con esito negativo. Zona arancione: cosa si può tornare a fare. (Prima Pavia)

Zona arancione: cosa si può tornare a fare. Il nuovo decreto del Governo che fissa regole e divieti fino al 30 aprile 2021, per tutto il mese prevede due soli colori, rosso o arancione: tradotto, bar e ristoranti – gli ambiti a più alta socialità – rimarranno chiusi. (Prima Lodi)

Da oggi sono in zona rossa Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Valle d’Aosta, mentre in zona arancione ci sono Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, province autonome di Trento e Bolzano, Umbria e Veneto. (La Gazzetta dello Sport)