Coronavirus, il futuro dell’auto: il crollo della produzione e ora l’elettrico slitta

Corriere della Sera ECONOMIA

A livello globale, si prevede per quest’anno un crollo della produzione di veicoli leggeri pari a circa 11 milioni di unità, dagli 88,9 milioni del 2019 ai 77,9 milioni per l’anno in corso.

I dati relativi al mese di marzo sono chiari, con poco più di 28.000 immatricolazioni in Italia pari ad un crollo dell’85%, e l’emergenza potrebbe prolungarsi per almeno 4-6 mesi.

Molte imprese del settore saranno perciò costrette a ridurre drasticamente i costi, sacrificando i progetti più innovativi. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Italia, anche per l’usato è crisi. A marzo la pandemia di coronavirus colpisce anche il mercato italiano dei veicoli usati. Regno Unito: nuovo ai minimi dal 1999. Il mercato auto nel Regno Unito è crollato a marzo del 44,4% fermandosi ad appena 254.684 unità vendute. (l'Automobile - ACI)

Il forte ribasso nella vendita e nelle immatricolazioni di auto tanto nuove quanto usate (-85%), registrato in Italia nel mese di marzo 2020 in rapporto a quanto fatto registrare nello stesso mese del 2019, non può che far paura sia perché una volta terminata la crisi molte delle fabbriche e delle concessionarie potrebbero non avere le risorse necessarie per riaprire e ripartire e oltremodo perché si rischia la perdita di circa il 20% dei lavoratori italiani, percentuale che tradotta in numeri da la scomparsa di circa 30.000 posti di lavoro nel settore e nella filiera automotive. (Automobilismo.it)

Con dei sussidi per costruttori, concessionari e clienti per la durata di ben due anni, rivolti in particolar modo alle vetture “green” con propulsori elettrici. Ecco il perchè di queste misure introdotte dal governo di Pechino: come è accaduto nella gestione della pandemia che sta sconvolgendo il mondo interno, ancora una volta c’è molto da imparare… (Info Motori)

editato in: da. (Teleborsa) – Grande giornata per ilo comparto automotive, forse uno dei più penalizzati dalla crisi, assieme a turismo e trasporti. Forti gli pneumatici con Michelin +6%, Continental +5,3% e Pirelli +2,53%. (QuiFinanza)

Di crisi globali il mondo automotive ne ha già vissute e superate (ultima in ordine cronologico, quella del 2008), ma questa determinata dall’emergenza Coronavirus è, per sua natura, senza precedenti. NOLEGGIO. (DealerLink)

La conferma in merito al fatto che il settore automobilistico in Italia sia ormai in grave crisi, arriva direttamente dal presidente di Unrae, Michele Crisci. Tuttavia, sarà fondamentale comprendere quando la situazione potrà tornare alla normalità, in modo tale da poter risollevare l’intero settore. (Tom's Hardware Italia)