Coronavirus, GM e Fiat Chrysler riprenderanno attività Cina

Il Messaggero ECONOMIA

I due gruppi automobilistici avevano bloccato la produzione dopo la festività del Capodanno lunare estendendo la chiusura per l'epidemia del Coronavirus.

Quanto a GM ha avviato il processo di ripresa della produzione, parte di un percorso di due settimane che interessa i suoi 15 impianti.

Lo riporta la CNBC spiegando che FCA ha riattivato la fabbrica di Guangzhou, mentre un secondo impianto riprenderà le operazioni a breve. (Il Messaggero)

Su altre fonti

Ha ripreso l'attività la fabbrica cinese di Fca a Guangzhou, mentre si moltiplicano i segnali di un parziale ritorno all'operatività per altri brand automobilistici stranieri attivi nel Paese. Infine Toyota ha confermato che, in questi giorni, tre dei quattro impianti riprenderanno l'attività su un turno singolo. (Yahoo Finanza)

Fiat-Chrysler va dunque verso la normalizzazione delle attività, dopo che nelle scorse settimane era stata sospesa la produzione nello stabilimento serbo di Kragujevac, dove viene prodotta la 500L, per effetto della mancanza di componenti per il sistema audio provenienti dalla Repubblica Popolare. (Automoto.it)

Gorlier: “Il gruppo continua a rafforzare le proprie fondamenta grazie al contributo delle persone che ci lavorano”. Fca lancia due nuovi piani e investe sul Polo di Torino. (News Mondo)

(PRIMAPRESS) - CINA - Il maggior numero di casi risolti di coronavirus in Cina, ha riportato un lumicino di ripresa delle attività industriali che si erano viste costrette a mandare in ferie le proprie maestranze per evitare il diffondersi di epidemie all’interno di siti industriali. (PrimaPress)

Come evidenziato da Acea, l’associazione delle case automobilistiche europee, altri fattori negativi che hanno influito sul mercato Ue sono stati l’indebolimento della situazione economica mondiale e l’incertezza causata dalla Brexit. (Notiziario Finanziario)

Il terremoto del coronavirus in Cina ha impattato duramente la produzione e le vendite a livello globale, costringendo i colossi mondiali a rivedere le loro tabelle di marcia, specie in Asia. La seconda in classifica è Gm, che assembla il 19% della sua produzione in Cina, ma vende meno della metà di Vw. (AGI - Agenzia Italia)