In Siria una guerra che pagano «innocenti e bambini

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A parlare è padre Hanna Jallouf, francescano della Custodia di Terra Santa e parroco latino di Knaye, nella Valle dell’Oronte.

Attaccano l’esercito siriano quando cala la nebbia perché questa impedisce l’uso degli aerei rendendo i soldati di Assad più facili da colpire.

Intanto ieri, 4 dicembre, nei locali parrocchiali, «perché fuori non possiamo fare nulla», si sono radunati i bambini per la festa di santa Barbara. (Romasette.it)

Su altri giornali

«Un dato sconcertante – dice a proposito dei 34 bambini uccisi nelle ultime 4 settimane – come anche la violenza incessante che continua in diverse parti della regione. (Romasette.it)

L’Unicef ricorda a tutte le parti in conflitto in Siria “che i bambini devono sempre essere protetti, che non sono un bersaglio e che tutti coloro che deliberatamente continuano a uccidere i bambini saranno ritenuti responsabili”. (Servizio Informazione Religiosa)

“Questo porta il numero di bambini uccisi in Siria settentrionale ad almeno 34 solo nelle ultime 4 settimane. L’Unicef ricorda a tutte le parti in conflitto in Siria che i bambini devono essere protetti sempre, non sono un obiettivo e coloro che li uccidono deliberatamente ne dovranno rispondere”. (Servizio Informazione Religiosa)

Forse solo nel 2022 si affronteranno i nodi più problematici con una vera transizione politica, facendo la giustizia e costruendo la pace. Come garantire una giustizia di transizione verso la pace? (Il Regno)

Idlib rappresenta l’ultimo bastione rimasto in mano ai ribelli armati e ai terroristi, anche stranieri, del fronte jihadista di Hayat Tahrir al-Sham. In questo quadro di tensione a Qamishili è stato ucciso il parroco armeno-cattolico di san Giuseppe, Ibrahim (Hovsep) Hanna. (CEInews)

Pagano solo i più deboli e gli innocenti”. Qamishili e Idlib sono le zone nel nord della Siria, vicine al confine turco, dove ancora si combatte. Siria, da Qamishili e Idlib si alza la voce dei cristiani: “Basta guerra! (La Difesa del Popolo)