Cuneo fiscale, a rischio i redditi bassi

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
next INTERNO

Spiega oggi Roberto Petrini su Repubblica che o grillini, lo ha sottolineato anche il viceministro allo Sviluppo Stefano Buffagni, non solo mirano ad un taglio repentino delle aliquote (il loro obiettivo è tre: 23, 37, 42 per cento), ma vogliono anche trasformare il bonus Renzi di 80 euro da erogazione monetaria standard in una normale detrazione Irpef.

Intanto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha annunciato un timing preciso: entro gennaio il decreto sul taglio del cuneo per 14 milioni di lavoratori dipendenti ed entro aprile il varo di una legge delega di riforma che riguarderà detrazioni fiscali, alleggerimento su redditi bassi e medi, sostegno alle famiglie e ambiente. (next)

Su altri media

editato in: da. Nell’anno in cui l’Irpef compie 47 anni il Governo annuncia un’ampia riforma fiscale che, dopo anni di proposte, prevede un taglio di questa imposta. Tuttavia sullo spazio di manovra a disposizione c’è ancora da lavorare e, conti alla mano, non sembra poi molto. (QuiFinanza)

Sul fronte della maggioranza, Italia Viva accoglie favorevolmente l’intervento sul cuneo fiscale, ma guarda già ad una più ampia riforma Irpef. (QuiFinanza)

Nell'intervista si è parlato anche del cuneo fiscale e delle presunte divergenze con il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri: "Nessuno scontro: io e il ministro Gualtieri lavoriamo fianco a fianco tutti i giorni nello stesso palazzo. (Yahoo Finanza)

A partire da luglio 2020, i lavoratori dipendenti che incassano gli 80 euro al mese potrebbero passare a 100 euro tondi: una “quota 100”, quindi, anche per i lavoratori con redditi medio-bassi. E il ceto medio, sin qui escluso dal bonus, ne prenderebbe 80 euro fino a 35 mila euro di reddito dichiarato. (InvestireOggi.it)

Disoccupazione e working poor: quali misure, oltre alla riduzione del cuneo fiscale, si devono adottare per risolvere questi fenomeni? Ma quali sono gli effetti del taglio del cuneo fiscale sul mondo del lavoro, sui giovani e sulla crescita economica italiana? (Open)

L’accorpamento delle prime due aliquote, cosi come spiegato sopra, costerebbe, invece, allo stato ben 20 miliardi di euro. Nell’ultimo decennio, l’unica misura di notevole portata è stato il cosiddetto “bonus Renzi”, un’agevolazione fiscale che, nel bene o nel male, non ha ancora trovato nessun detrattore, neanche tra le file dell’opposizione. (InvestireOggi.it)