Italiani o inglesi? Cambia il modo in cui si manifesta l'Alzheimer
Il prossimo passo sarà ripetere lo stesso tipo di studio su più pazienti e anche per lingue diverse, come cinese e arabo.
"Avevamo notato che c'erano effetti diversi nel linguaggio di pazienti di lingua inglese e italiana con lo stesso tipo di diagnosi.
La lingua d'origine influenza il modo in cui si manifestano l'Alzheimer e le demenze.
Si è visto cioè che i madrelingua inglesi hanno più difficoltà di pronuncia, mentre gli italiani compongono frasi grammaticalmente più semplici. (Giornale di Sicilia)
Su altri giornali
Le scansioni e i test effettuati per valutare il funzionamento del cervello hanno mostrato livelli simili di attivazione delle funzioni cognitive nelle persone, in entrambi i gruppi linguistici. (Italnews)
«Considerando che l’Italia è il Paese più longevo d’Europa con 13,4 milioni di ultra-sessantenni, pari al 22% della popolazione, questo problema ci riguarda molto da vicino. Una cifra che è 8 volte superiore rispetto al dato ufficiale riferito ai costi diretti -di cui il 73% a carico delle famiglie- che ufficialmente ammontano a circa 11 miliardi di euro. (Casteddu on Line)
Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa. Alla Spezia l’ Alzheimer Cafè ha iniziato l’attività lo scorso anno. (Gazzetta della Spezia e Provincia)
La malattia prende il nome da Alois Alzheimer, il neurologo tedesco che nel 1907 ne descrisse i sintomi e gli aspetti neuropatologici. Di contro, quelle di lingua italiana, usano frasi più semplici. (il Giornale)
Le iscrizioni ai corsi si possono fare direttamente nella sede dell’Ada Umbria, al parco della Pescaia, in via XX settembre 132, mentre per informazioni si può telefonare ai numeri 075.8670589 o 320.7929919. (TuttOggi)
Per informazioni rivolgersi a: AMAS Associazione Malattia di Alzheimer Spezzina Via Anita Garibaldi, 12 (Località La Chiappa) La Spezia (SP). Il primo Alzheimer Café è nato a Leida, in Olanda, nel 1997, per volontà dello psicogeriatra Bère Miesen. (Città della Spezia)
