Ecatombe nella scuola: i dati choc sugli studenti negli ultimi 5 anni

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Oltre 400mila studenti in meno negli ultimi cinque anni e la prospettiva di arrivare, nel 2042, a 1,7 milioni di alunni in meno che vanno a scuola rispetto al 2022. A lanciare l'allarme è il Censis con il 56esimo Rapporto sulla situazione sociale del Paese che evidenzia gli impatti della denatalità anche sul sistema dell'istruzione italiano. Negli ultimi cinque anni gli alunni presente nelle nostre aule scolastiche sarebbero passati da 8,6 milioni a 8,2 milioni, che significa 400mila studenti in meno e un trend negativo del -4,7% che è particolarmente evidente nella scuola dell’infanzia, con una percentuale di -11,5% di alunni in cinque anni, e di -8,3% nella scuola primaria. (ilGiornale.it)

Su altre testate

Dal nuovo rapporto Censis emerge la descrizione di un popolo italiano malinconico e spaventato dagli eventi globali. Pandemie, guerre e crisi economiche hanno messo a dura prova lo stato emotivo della popolazione. (Nicola Porro)

Delusa soprattutto dal fallimento del populismo, che aveva sollevato furiose speranze e si è afflosciato nel nulla. Il Censis descrive un paese che molto rapidamente è transitato dallo spirito guerriero alla fatal quiete. (Il Riformista)

In questo quadro noi italiani siamo diventati sempre più fatalisti e disillusi. Mentre i nostri giovani sono stanchi perfino delle sirene degli «influencer» (ritenuti gente «senza competenze certe»). (L'Eco di Bergamo)

Mentre nel decennio 2010-2019 il Fondo sanitario nazionale ha registrato un incremento medio annuo dello 0,8%, passando da 105,6 a 113,8 miliardi di euro, nel 2020 è aumentato a 120,6 miliardi, con un incremento medio annuo dell’1,6% nel periodo 2020-2022 dovuto alle misure per fronteggiare l’emergenza Covid. (il Fatto Nisseno)

Non crediamo più di poter migliorare il nostro futuro, siamo diventati «malinconici», spaventati dagli eventi globali sempre più prossimi che possono inaspettatamente compromettere presente e futuro. In questo quadro noi italiani siamo diventati sempre più fatalisti e disillusi. (L'Eco di Bergamo)

La lettura dello stato sociale del Paese con gli occhiali del Censis è da sempre decisiva per cogliere le tendenze di breve-medio periodo in atto: quella attuale segna una radicale discontinuità rispetto al passato, si potrebbe affermare che siamo alle soglie di una nuova era. (Start Magazine)