Il teologo Hans Küng dall'ostilità con Wojtyla alla "pace" con Francesco

La Repubblica ESTERI

Insieme a Ratzinger partecipò al Concilio Vaticano II.

Francesco, Scalfari e l'arte del dialogo di HANS KÜNG 02 Ottobre 2013 di HANS KÜNG. Fin dall'inizio del suo lavoro teologico Küng si pose in antagonismo a Roma.

La distanza con Roma ebbe un suo secondo picco alla morte di Giovanni Paolo II

La revoca della missio canonica, appunto l'autorizzazione a insegnare negli atenei cattolici, fu uno dei primi atti del pontificato di Giovanni Paolo II. (La Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

Non è colpa mia se il personaggio era contrassegnato da quella che Vittorio Messori, dopo un contatto ravvicinato, definì «virulenza» Cominciò a deviare platealmente subito dopo, addottorandosi a Parigi con una tesi che difendeva la dottrina del teologo protestante Karl Barth. (ilGiornale.it)

È morto ieri, nella sua casa di Tubinga in Germania, all’età di 93 anni, il teologo svizzero Hans Küng. Aveva acquistato notorietà anche al di fuori delle aule universitarie per aver duramente contestato il dogma dell’«infallibilità» del papa, stabilito dal Concilio Vaticano I nel 1870, quando sulla cattedra di Pietro sedeva Pio IX. (Il Manifesto)

Leggi anche Un bisogno nuovo di religione 8 luglio 2018. Küng è stato un teologo tra i più grandi del ‘900 e un'autorità morale per i credenti contemporanei. Gran conoscitore del fugace mondo delle note e dell'importanza che esso ricopre, lo ha dimostrato in “Musica e religione (Il Sole 24 ORE)

La Chiesa tra ideologia teocon e «ospedale da campo» , si comprenderà che Cantalamessa non è stato affatto esagerato e che la “crisi della Chiesa” cui ha fatto riferimento, ha attraversato gli ultimi venticinque anni e tutti e tre gli ultimi papati. (L'HuffPost)

Hans Küng, il teologo «ribelle» morto ieri a 93 anni, considerato antagonista di due papi - Ratzinger e Wojtyla - attaccava la Chiesa di Roma perché «la amava». E la voleva «come il Concilio Vaticano II aveva indicato: riferimento ed esempio, non spettatrice o dirimpettaia». (La Stampa)

Quale è stato il suo rapporto con Küng? Nell’estate scorsa, ho telefonato al Pontefice dicendogli che Küng era vicino alla morte e voleva morire in pace con la Chiesa. (Vatican News)