È morto il teologo svizzero Hans Küng

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Nel 1960 è professore ordinario presso la Facoltà di Teologia cattolica all'Università di Tubinga e successivamente prende parte al Concilio Vaticano II come esperto, dove ha l'occasione di confrontarsi con Joseph Ratzinger, futuro Papa Benedetto XVI.

Nelle sue ricerche Küng analizza anche il rapporto tra fede e scienza contestando le pretese di alcune teorie scientifiche di arrivare a certezze assolute

“Entrambi le parti erano d’accordo che non avesse senso entrare, nel quadro dell’incontro, in una disputa circa le questioni dottrinali persistenti tra Hans Küng e il Magistero della Chiesa Cattolica”. (Vatican News)

Ne parlano anche altre testate

E la voleva «come il Concilio Vaticano II aveva indicato: riferimento ed esempio, non spettatrice o dirimpettaia». Anche il suo spirito pungente era motivato dalla volontà di realizzare quella Chiesa che il Concilio aveva desiderato». (La Stampa)

E invece era proprio un sacerdote cattolico, ordinato nel 1954 addirittura a Roma, dopo studi da immaginarsi brillanti alla Pontificia Università Gregoriana. Cominciò a deviare platealmente subito dopo, addottorandosi a Parigi con una tesi che difendeva la dottrina del teologo protestante Karl Barth. (ilGiornale.it)

Aveva acquistato notorietà anche al di fuori delle aule universitarie per aver duramente contestato il dogma dell’«infallibilità» del papa, stabilito dal Concilio Vaticano I nel 1870, quando sulla cattedra di Pietro sedeva Pio IX. (Il Manifesto)

Una corrente di pensiero che ha avuto protagonisti principali (da Michael Novack a George Weigel) e minori negli Usa. La Chiesa tra ideologia teocon e «ospedale da campo» , si comprenderà che Cantalamessa non è stato affatto esagerato e che la “crisi della Chiesa” cui ha fatto riferimento, ha attraversato gli ultimi venticinque anni e tutti e tre gli ultimi papati. (L'HuffPost)

Risposta al problema di Dio nell'età moderna” o “Vita eterna?” (entrambi tradotti da Mondadori) restano dei classici; un'opera come “Progetto per un'etica mondiale. Leggi anche Un bisogno nuovo di religione 8 luglio 2018. (Il Sole 24 ORE)

Quale è stato il suo rapporto con Küng? Nel 1961 ho conseguito il titolo di dottore in teologia e subito dopo, fino al 1964, sono stato assistente dei professori Leo Scheffczyk e Hans Küng. (Vatican News)