Pensioni: si perde uscendo a 62 anni nel 2021? ecco i calcoli da fare

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Si può uscire dal lavoro a 62 anni di età e con almeno 38 anni di contributi versati.

Tutto quanto fin qui detto però non significa che uscendo a 62 anni grazie a quota 100 significa prendere una pensione come se si uscisse a 67 anni.

Ma le uscite a 62 anni previste da quota 100 sono penalizzanti come assegni rispetto a quelle a 67 anni?

Per esempio, nel 2021 il coefficiente di trasformazione per chi esce dal lavoro a 62 anni è pari a 4,657%, mentre per chi esce a 67 anni, è pari a 5,604%. (Ultim'ora News)

Se ne è parlato anche su altri media

Ma la piattaforma sindacale prosegue il proprio pressing e chiede di riaprire il tavolo di discussione. Le pensioni anticipate a partire dai 62 anni di età oppure con 41 anni di contributi continuano a restare tra le richieste chiave dei sindacati al governo. (Notizieora.it)

“Ormai mi sembra chiaro che più che una riforma fu un taglio chiesto allora dall’Europa e la cosa più immediata fu intervenire sulle pensioni”, ha aggiunto. Una riforma delle pensioni che superi il sistema Fornero ormai “non è più rinviabile”, ha affermato il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, intervenendo al webinar “Previdenza. (QuiFinanza)

Schierandosi fortemente per la flessibilità in uscita e per la pensione di garanzia per precari e giovani. Con Draghi completamente silente e il ministro Orlando che solo dopo mesi di pressing ha annunciato l’inizio del confronto con i sindacati, Tridico ha proposto un uscita a partire da 62-63 anni ma con un assegno coperto sola dalla parte contributiva, attendendo i 67 anni per rimpinguarlo con la parte retributiva. (Il Manifesto)

Le richieste dei sindacati in alcuni punti coincidono con l’idea di riforma già espressa dal presidente dell’Inps, Pasquale Tridico. Il pressing dei sindacati punta su una nuova flessibilità in uscita a partire dai 62 anni o, in alternativa, con 41 anni di contributi a prescindere dall’età. (Notizie - MSN Italia)

E per le donne un anno di anticipo ogni figlio di Raffaele Ricciardi. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Cgil, Cisl e Uil rilanciano unitariamente la richiesta di un tavolo al ministro Orlando. (la Repubblica)

Opzione Donna: requisiti anagrafici e contributivi. L’Opzione Donna 2021 è un meccanismo di pensionamento rivolto a lavoratrici dipendenti (del settore pubblico e privato) ed autonome. Le penalizzazioni legate a Opzione Donna 2021 ci sono e sono pesanti: possono comportare un taglio previdenziale fino al 30%. (InvestireOggi.it)