Ballottaggio a Torino, sfida Lo Russo- Damilano: l'affluenza il fattore chiave

La Repubblica INTERNO

Sarà quello il termometro per capire se, nel giro di quindici giorni, è cambiato qualche cosa a Torino in vista della sfida diretta tra il candidato di centrosinistra Stefano Lo Russo, in testa al primo turno, e lo sfidante del centrodestra Paolo Damilano.

Occhio all’affluenza.

« Se in alcuni quartieri ci sarà una crescita dell’affluenza rispetto al 3-4 ottobre allora ci potrebbero essere delle sorprese nell’urna » , dice a Repubblica Lorenzo Pregliasco di YouTrend

(La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Elezioni Torino, è ballottaggio tra Lo Russo e Damilano: orari seggi e pdf della scheda elettorale La città della Mole attende di conoscere il suo nuovo sindaco dopo il turno di ballottaggio in cui a sfidarsi sono i candidati Stefano Lo Russo per il centrosinistra e Paolo Damilano per il centrodestra. (Fanpage.it)

Dopo una campagna elettorale lunghissima, cominciata di fatto quasi un anno fa, è l’ora della scelta finale. E Stefano Lo Russo, 45 anni, segno zodiacale Bilancia, professore ordinario di Geologia al Politecnico, capogruppo uscente del Pd in Comune, sostenuto dal centrosinistra. (La Stampa)

E, se non si tratta di un secondo tempo, occorre cambiare anche campagna elettorale. Così, Paolo Damilano e Stefano Lo Russo hanno abbandonato il fair play e i toni della loro polemica si sono inaspriti, (La Stampa)

Lo Russo e Damilano invitano i torinesi ad andare a votare. Dopo le scintille e gli scambi di accuse degli ultimi giorni, Stefano Lo Russo e Paolo Damilano tornano a confrontarsi all’insegna della pacatezza. (Corriere della Sera)

Stefano Lo Russo chiude la campagna elettorale e si prepara al verdetto che domani e dopo domani consegnerà la città al suo nuovo sindaco. Ma la giornata va come la campagna elettore: man mano che procede Lo Russo prende fiducia. (La Stampa)

Damilano prova l’ultimo affondo, la narrazione del cambiamento, sperando che funzioni: «Le nostre idee cambieranno Torino È la parte di campagna elettorale che Damilano non si aspettava e che ha patito di più. (La Stampa)