Coronavirus nato in un laboratorio in Cina? per la Capua “è plausibile”

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L’esperta ha aggiunto: «Se l’OMS, oltre un anno dopo il fatto, decide di spedire un gruppo di esperti in Cina per cercare di stabilire che cosa è successo, un motivo c’è»

L’esperta ritiene plausibile l’ipotesi che il Sars-CoV-2 sia nato in un laboratorio in Cina.

Le parole della virologa al Corriere della Sera. Ilaria Capua intervistata dal Corriere della Sera.

intervistata dal Corriere della Sera. (BlogSicilia.it)

La notizia riportata su altri giornali

Nel frattempo la ricerca va avanti anche su altre forme di inoculazione dei vaccini, da quelli edibili ai chip intelligenti. "Questo dibattito plasmerà il futuro delle nostre società e proprio per questo motivo al tavolo ci devono stare tutti", ha scritto ieri Ilaria Capua sul Corriere (ilGiornale.it)

In merito all’origine del virus, Ilaria Capua non riporta alcuna novità nel suo articolo al Corriere Analisi. Partiamo dall’affermazione di Matteo Salvini in cui il segretario della Lega afferma di aver «ipotizzato» quale sia stata l’origine del virus. (Open)

“Ci vuole una strategia che si basi sull’abbandono (finalmente) della catena del freddo per conservare, distribuire e somministrare i vaccini. Vaccini e Covid-19: cosa è successo veramente? (Filodiritto)

Mi riferisco alla verità implicita racchiusa nella missione dell’OMS a Wuhan per investigare sull’origine del Sars-Cov-2. Più contagiosi o più letali che rappresentano un rischio per l’umanità anche soltanto in quanto esistenti?» ha domandato Capua (Silenzi e Falsità)

Floris fa godere Salvini: manda Speranza in tilt | Video. Il problema è che le dosi disponibili in questo momento hanno tutti bisogno della catena del freddo. "Il fatto che tutti i vaccini non sono stabili a temperatura ambiente ci fa comprendere che una fetta del mondo sarà esclusa o comunque sarà tutto molto più difficile". (Liberoquotidiano.it)

«Si tratta solo di pensarci bene e scegliere - sottolinea Capua - perchè questo dibattito plasmerà il futuro delle nostre società e proprio per questo motivo al tavolo ci devono stare tutti. Secondo Capua si tratta di scegliere oggi cosa fare per la salute mondiale: «in futuro vogliamo investire sul potenziamento dei virus o dei vaccini?». (Giornale di Sicilia)