Le nuove terapie non rendono i vaccini sorpassati

Corriere della Sera SALUTE

È l’ennesima prova di che cosa oggi la «macchina della scienza» riesca a produrre in tempi una volta impensabili.

Oggi, rispetto all’inizio della pandemia hanno preso effettivamente forma protocolli per intervenire a seconda della situazione e dell’evoluzione della malattia.

Ma pensare che si possano archiviare le vaccinazioni come un retaggio del passato sarebbe un grave errore

di Luigi Ripamonti. (Corriere della Sera)

Su altre testate

Si tratterebbe di vaccini di ultima generazione, che garantirebbero una protezione efficace contro le mutazioni del Covid. Il risultato si otterrebbe progettando dei sieri in gradi di attivare le cellule T , ovvero quelle della memoria immunitaria, così da attaccare le cellule infette e spegnere il Covid sin dall’inizio. (Corriere dello Sport.it)

di Francesca Cerati 13 novembre 2021. Stanno per arrivare i vaccini per il Covid-19 formulati alla “vecchia maniera”, già collaudati da decenni per proteggerci dall’epatite B, dalla pertosse e dall'influenza. (Il Sole 24 ORE)

Un gruppo della University College London ha identificato dei potenziali nuovi bersagli nel coronavirus. E ora gli scienziati vogliono mettere a punto una nuova generazione di vaccini, come scrivono nelle conclusioni, che agiscano su questo meccanismo (Wired Italia)

Maggiore flessibilità contro le mutazioni. “Questo vaccino a doppia azione fornirebbe maggiore flessibilità contro le mutazioni e, poiché le cellule T possono essere incredibilmente longeve, potrebbe anche fornire un’immunità più duratura. (Tiscali Notizie)

Infatti, altri studi condotti utilizzando le stesse molecole in soggetti più gravi hanno confermato la loro validità nel migliorare la prognosi della malattia. In entrambi i casi si tratta di due importanti comunicazione che permettono in prospettiva di migliorare l’armamentario terapeutico per contrastare ancor più efficacemente la malattia COVID-19 (La Stampa)

A questi farmaci si aggiungono poi gli anticorpi monoclonali che, a seconda dei casi, vengono già somministrati negli ospedali. Noi non sappiamo se continuando a circolare questo virus possa diventare più aggressivo anche nei confronti dei bambini (San Marino Rtv)