Strage sull'autostrada, pullman carico di pellegrini polacchi si ribalta

la VOCE del TRENTINO ESTERI

Sul pullman erano presenti 44 persone tra cui due autisti, sei suore e due preti.

Pubblicità. Pubblicità. . La strage è accaduta ieri mattina, sabato 6 Agosto, intorno alle 5:40, in Croazia sull’autostrada A 4 nei pressi di Brezniçki Hum , a 50 km a nord est di Zagabria.

Sul luogo della tragedia oltre alla Polizia, i sanitari e i vigili del fuoco, è giunto il vice premier croato Tomo Medved per coordinare le operazioni insieme al ministro dell’interno. (la VOCE del TRENTINO)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, ha dichiarato che l'autobus stava portando dei pellegrini al santuario cattolico di Medjugorje, in Bosnia ed Erzegovina. L'incidente è avvenuto intorno alle 5.40 del mattino a circa 60 chilometri da Zagabria (L'Unione Sarda.it)

Doveva essere un viaggio all’insegna della fede e della preghiera, ma si è trasformato in una tragedia. Tragedia in Croazia: bus di pellegrini diretto a Medjugorje finisce fuori strada, dodici vittime e una trentina di feriti. (Positanonews)

Il bus dei pellegrini uscito di strada in Croazia: Papa Francesco prega per le vittime. Per la Procura croata il conducente ha perso il controllo del volante. (Il Piccolo)

gior. Il caldo fa emergere i rottami di un aereo schiantato 54 anni fa. Il ghiacciaio dell'Aletsch, nel canton Vallese, ha riportato alla luce i resti di un Piper Cherokee. (Ticinonline)

La conferenza stampa del ministro Beroš: 19 feriti gravi. . Sono 32 le persone rimaste ferite, alcune in modo grave Sono intervenute diverse squadre di ambulanze della Regione di Varaždin e di Zagabria (LaVoce del popolo)

A bordo c'erano 42 pellegrini, inclusi tre sacerdoti e sei suore, e i due conducenti, in totale 44 persone. L'urto è stato molto violento: nessuno dei passeggeri sopravvissuti è rimasto illeso e, accanto ai dodici morti, si contano anche diciotto feriti gravi, alcuni in condizioni molto critiche, e altri quattordici lievi. (Corriere del Ticino)