Il fratello di "Tino" Lugli: «Strage di Bologna, dopo 40 anni vogliamo la verità per i nostri cari»

La Gazzetta di Modena INTERNO

Conoscere la verità è un diritto non soltanto di noi famigliari delle vittime, ma di tutto il Paese».Non si placa la sete di giustizia di Carlo Alberto Lugli.

Poco dopo Carlo Alberto partì per Bologna: allora non c’erano i telefonini e per avere notizie immediate occorreva recarsi sul posto.

l’appello. . serena arbizzi. . «Dopo 40 anni di depistaggi vogliamo sapere chi sono i mandanti della strage. (La Gazzetta di Modena)

Ne parlano anche altri giornali

Parte da qui lo speciale «Bologna, la storia di una strage» (Sky Tg24, disponibile on demand). E stragi crudeli, terribili, come quella alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 che causò 85 morti e 200 feriti e che, nonostante la condanna definitiva dei tre autori neofascisti, continua a essere avvolta nel mistero. (Corriere della Sera)

Gente normale, di tutte le età e provenienze che sapeva di vita quotidiana: chi lavorava, chi stava andando in vacanza e chi rientrava dalle ferie. Il più anziano si chiamava Antonio Montanari e di anni ne aveva 86: sei in più di Maria Idria Avati. (Corriere della Sera)

Con Giorgio Napolitano al Viminale, e poi per nove anni al Quirinale, non un documento è stato fatto uscire dagli archivi più nascosti. Ovvero dagli apparati, spionistici e mediatici, che quelle stragi avevano organizzato e poi coperto. (L'AntiDiplomatico)

Non avevo ferie e in agosto ero lì - continua - Sabato 2 stavo andando a fare una consegna proprio in fondo a via dell’Indipendenza verso la Stazione. Il cantante, sul suo profilo Instagram, ha dedicato un post alla commemorazione della strage, raccontando di come in quelle ore anche lui si trovava proprio lì: un'esperienza che non gli è mai uscita dalla mente. (Leggo.it)

In serata è prevista una manifestazione «negazionista» anche a Bologna. Neofascisti ed esponenti dell’ultradestra in genere, appartenenti al movimento skin, ultrà degli stadi: diverse componenti delle realtà dell’estremismo hanno dato la loro adesione alle contro-manifestazioni indette in diverse piazze d’Italia in occasione dei 40 anni della strage alla stazione di Bologna, costata la vita a 85 persone. (Corriere della Sera)

Prima del silenzio è stato letto il seguente comunicato:. “Oggi 2 agosto 2020, a distanza di 40 anni dalla strage si osserveranno due minuti di silenzio, il primo minuto per le 86 vittime, il secondo minuto sarà per la verità non ancora ottenuta”> > NESSUNO DI NOI ERA BOLOGNA (Rietinvetrina)