Regione Sicilia, Musumeci fa dietrofront dopo le minacce: niente azzeramento della giunta

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Arrivato solo terzo come delegato per l’elezione del presidente della Repubblica, Musumeci aveva reagito prima lasciando intendere che si sarebbe dimesso.

Così che dopo il voto in aula, il fossato creato attorno al presidente siciliano dai franchi tiratori, sembra adesso ancora più profondo, dopo la sua reazione di certo molto ‘calda’.

Un voto di “sfiducia” per più di qualcuno, a cui Musumeci ha reagito in modo forse troppo scomposto. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

Le parole che il presidente Musumeci ha utilizzato sono pesanti: “Hanno pensato di compiere nei miei confronti quello che in gergo giudiziario si dice atto di intimidazione. Lo dico con cognizione di causa, perché non risolve nulla azzerando - in parte - la Giunta. (Tp24)

E in questo momento è impensabile infastidire i big impegnati nel rompicapo del Quirinale, per avere udienza su piccolezze siciliane Nello Musumeci preso impulsivamente dall’ira dell’insulto politico avrebbe voluto giustamente tornare subito in Aula e dire “tutti a casa”. (Il Giornale di Lipari)

Il presidente della Regione non aveva digerito lo “smacco”, annunciando a caldo l’azzeramento della giunta, salvo ripensarci a mente fredda dopo che molti dei suoi stessi fedelissimi lo hanno sconsigliato dal compiere questo passo. (CorrierediRagusa.it)

Martedì 18 gennaio l’Ars è convocata con all’esercizio provvisorio del giorno l’approvazione del disegno di legge sull’autorizzazione all’esercizio provvisorio. Si è appena conclusa, dopo circa quattro ore, la riunione della Giunta convocata dal presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci , in seguito alla convulsa giornata di ieri legato al voto per i tre delegati regionali per il Quirinale, con il governatore risultato terzo degli eletti alle spalle del presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, e del pentastellato Nuccio Di Paola. (il Fatto Nisseno)

Sul progetto di costruzione del nuovo stadio San Siro non è accettabile estromettere il quartiere, i cittadini e tutti gli stakeholder coinvolti dal dialogo. Non stiamo parlando di cosa legge e cavilli permettano, ma di cosa sia corretto fare nell’interesse non solo delle società, ma soprattutto dei milanesi. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

Il 6 novembre 2019, con il voto segreto, la proposta viene affossata da opposizioni e franchi tiratori. Ci riuscì, e quella volta Musumeci invocò addirittura i magistrati. (Buttanissima Sicilia)