Ocse-Pisa 2018, solo il 5% degli studenti italiani sa comprendere un testo

Libreriamo ESTERI

Non solo, in alcuni punti d’Italia, precisamente a Trento e a Bolzano, i risultati sono migliori che in Finlandia.

Gli studenti dovevano mettersi alla prova con una comprensione del testo e con la valutazione di attendibilità di alcune fonti.

Gli studenti italiani, mentre in matematica sono migliorati negli anni, in lettura si dimostrano al di sotto della media OCSE.

È la lettura la cenerentola della situazione: gli studenti italiani sono di 10 punti sotto la media degli altri paesi (476 punti contro i 486 della media). (Libreriamo)

Ne parlano anche altre fonti

La fotografia che arriva dalla nuova indagine Ocse-Pisa che valuta le competenze dei 15enni rispetto alla lettura, la matematica e le scienze è preoccupante per il nostro Paese. La fotografia che arriva dalla nuova indagine Ocse-Pisa che valuta le competenze rispetto alla lettura, la matematica e le scienze è preoccupante per il nostro Paese. (Il Fatto Quotidiano)

La ricerca misura la preparazione dei quindicenni di 79 Paesi, di cui 37 appartenenti all'Ocse, sottoponendoli a test della stessa difficoltà. Diminuiscono le capacità di lettura e le competenze in scienza, e in entrambi i casi il nostro Paese resta al di sotto della media dei paesi Ocse. (Il Messaggero)

Buone notizie per la matematica, male le scienze. Se con la lettura c'è uno scenario preoccupante, per gli studenti italiani una boccata d'ossigeno arriva dalla matematica. Gli studenti italiani non sanno più leggere e presentano grosse difficoltà di comprensione dei testi. (Fanpage.it)

Ma, comunque, uno studente su 4 non raggiunge il livello base di competenza in matematica sia in Italia che nei Paesi Ocse. Va un pò meglio in matematica: gli studenti italiani hanno ottenuto un punteggio medio nelle prove di matematica in linea con la media dei paesi OCSE (Italia 487 contro OCSE 489). (La Tecnica della Scuola)

Oggi, invece, bisogna reinsegnarle agli studenti affinché abbiano lo stesso punto di partenza per i corsi universitari veri e propri». «Non potevamo aspettarci un miglioramento visto che non sono state messe in atto misure organiche dall’ultima rilevazione, nel 2009, sul rendimento degli studenti nella lettura». (Open)

C’è quindi una segregazione sia tra i vari tipi di scuola sia tra istituti della stessa tipologia» spiega Palmerio. Chi appartiene alle fasce più elevate della popolazione italiana raggiunge mediamente risultati scolastici più elevati e ottiene migliori prestazioni in lettura, matematica e scienze. (Valori.it)