Fisco, la Lega dice no alla riforma del catasto

La Stampa INTERNO

Dai Parioli di Roma a Brera a Milano: sono migliaia le casse di lusso che il fisco considera “popolari”.

A Milano come a Roma sono migliaia le case di lusso per il mercato immobiliare che per il catasto continuano a essere sono “popolari” o, peggio, “ultrapopolari”.

Chiunque abbia provato ad approcciare il problema, anche all’insegna dell’invarianza di gettito, si è trovato di fronte un muro

A Genova il 20% degli immobili signorili di tutta Italia: sono 4.398 contro i 2.124 della Capitale. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri media

L'eccessiva pressione fiscale che grava sulle famiglie, sulle imprese e sui lavoratori è da sempre un problema di questo Paese. Ma come deve strutturarsi la nascitura riforma fiscale è tutt'altro che un argomento pacifico. (ilGiornale.it)

Uno degli aspetti che cambierebbe è che non ci saranno più i vani catastali: per il valore di una sola unità immobiliare sarà considerato il valore unitario della propria categoria in una singola zona. (Ck12 Giornale)

Il valore di reddito potrebbe essere affiancato da quello medio di mercato, le molte categorie catastali potrebbero essere drasticamente semplificate, fino al punto di cancellare la separazione tra case popolari e di lusso. (Giornale di Sicilia)

E ovviamente il più colpito da una rivalutazione degli estimi catastali sarebbro i piccoli proprietari di immobili "residenziali" localizzati nelle grandi città Tra le ipotesi contenute nella nuova riforma fiscale c'è anche quella che riguarda la revisione del Catasto. (IL GIORNO)

Riforma sul catasto: chi andrebbe a colpire. L’obbiettivo della riforma sul catasto sarebbe di arrivare ad un’imposizione più equa, continuando la battaglia contro l’evasione fiscale che il Governo Draghi sta portando avanti e migliorando. (Fiscomania.com)

A fare la differenza potrebbe invece essere la fattura e tipologia edilizia, l’affaccio, l’ ''intorno», i servizi. Che potrebbe essere modificato dal parlamento. (Gazzetta del Sud)