Il Papa se ne va ad incontrare il populista Orban

Gayburg ESTERI

Se poi Il Papa va a scattarsi selfie con lui e non condanna quelle leggi contro l'umanità, il risultato diventa scontato

Papa Francesco ha scelto come prima tappa del suo viaggio apostolico l'omotransfobica e xenofoba Ungheria, con tanto di incontro ufficiale con il primo ministro ungherese Viktor Orbán e il presidente della Repubblica János Áder.Il Vaticano dice di non volere che l’incontro con Orbán sia strumentalizzato politicamente, ma il solo pensare che un Papa che incontra il peggior omofobo d'Europa possa non essere usato politicamente dai populisti e come pensare che gli unicorni esistano. (Gayburg)

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In un mondo che “ha bisogno di porte aperte”, il Papa Bergoglio consegna alla comunità ebraica di Bratislava la sua promessa: “Siamo uniti nel condannare ogni violenza, ogni forma di antisemitismo, e nell’impegnarci perché non venga profanata l’immagine di Dio nella creatura umana” (LaPresse)

Il Pontefice a Bratislava: "Il nome dell'Altissimo usato per indicibili atti di disumanità". Il nome di Dio è stato disonorato, perché “la blasfemia peggiore che gli si può arrecare è quella di usarlo per i propri scopi, anziché per rispettare e amare gli altri”. (LaPresse)

Come di consueto, nel momento di lasciare il territorio italiano, Francesco ha fatto pervenire al presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, un telegramma in cui si legge: “Nel momento in cui mi accingo a partire per Budapest in occasione della giornata conclusiva del Congresso eucaristico internazionale, diretto poi in Slovacchia per incontrare i fratelli nella fede e gli altri abitanti di quella nazione, mi è gradito rivolgere a lei, signor presidente, e all’intero popolo italiano il mio cordiale pensiero che accompagno con auspici di serenità e di generoso impegno per il bene comune” Lasciata Casa Santa Marta, il Santo Padre si è trasferito in auto all’aeroporto di Fiumicino da dove, alle 6, a bordo di un A320 dell’Alitalia è partito alla volta di Budapest, dove atterrerà alle 7,45. (Corriere Cesenate)

(LaPresse) – Dopo la caduta del governo di Kabul e il ritiro delle truppe Nato, anche il carcere di Bagram, la ‘Guantanamo dell’Afghanistan’ è passata in mano ai talebani spesso al centro di polemiche e accuse di tortura e abusi sui detenuti quando era sotto il controllo degli Stati Uniti e dell’ex governo afghano. (LaPresse)

Parla, Papa Francesco, di rigurgiti antisemiti, di «minaccia che ancora serpeggia in Europa», una «miccia da spegnere», e chiede al Vecchio Continente di ritrovare le «radici cristiane». Risponde Orban su Facebook: «Ho chiesto a Papa Francesco di non lasciare che la Ungheria cristiana perisca». (ilGiornale.it)

— Pope Francis (@Pontifex) September 11, 2021. Davanti alle autorità slovacche, accanto a Caputova, Bergoglio trova una spalla per parlare di promozione dell’integrazione in Europa, “sempre più necessaria”, scandisce. (LaPresse)