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La Polonia ha reso illegale…"
Per saperne di più:
Mercoledì è entrata in vigore una controversa sentenza del tribunale polacco che impone un divieto quasi totale dell’aborto , scatenando proteste a livello nazionale che hanno portato migliaia di persone nelle strade nonostante le restrizioni del coronavirus. La decisione decreta che tutti gli aborti in Polonia saranno vietati tranne nei casi di stupro e incesto , o quando la vita o la salute della madre sono considerate a rischio.
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Pubblicata in Gazzetta ufficiale nella tarda serata di mercoledì, la misura è in Polonia ormai legge. E non voglio che mi si costringa a lasciarla - dice una delle manifestanti, scese in strada proprio davanti alla Consulta polacca -. Associazioni polacche hanno annunciato l'intenzione di proseguire le loro battaglie, assimilando le nuove misure a una violazione dei trattati internazionali contro tortura e crudeltà.
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In diverse città della Polonia migliaia di donne e non solo, sono scese in piazza per protestare contro le nuove restrizioni sull’interruzione di gravidanza nel Paese. In risposta alla legge, migliaia di cittadini hanno cominciato a radunarsi di fronte alla sede della Corte Costituzionale per protestare con fumogeni, bandiere e striscioni, per poi allargarsi fino al quartier generale del partito ultra – cattolico Legge e Giustizia, ora al potere.
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"Si annuncia una notte difficile", ha detto Klementyna Suchanow, un'altra organizzatrice di Women's Strike, affermando che "tutta la Polonia si sta mobilitando, non solo a Varsavia. Julia Przylebska, presidente della Corte costituzionale polacca, aveva parlato di "un tentativo senza precedenti d'interferenza nelle questioni interne del sistema politico polacco, che non sono regolate nei trattati europei".
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Bar, pasticcerie e ristoranti sono chiusi ed è consentito solo l'asporto o la consegna a domicilio fino alle ore 22. Nelle regioni arancione sono vietati gli spostamenti tra regioni e tra comuni (salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità, ed è sempre necessaria l'autocertificazione). Mentre molte regioni passano da arancione a giallo, comprese Lombardia e Lazio, di cui si è discusso in questi giorni.
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Giovedì sera circa 150 persone - tra le quali anche Marta Lempart, numero uno dello «Sciopero nazionale delle donne» (Osk) - sono state tenute in scacco per almeno 7 ore da un cordone della polizia... Una stretta popolare che sembra quasi una risposta alla morsa orchestrata il giorno precedente dalle forze dell’ordine di fronte alla sede del Tribunale costituzionale, organo politico e politicizzato dietro alla sentenza choc ufficializzata questa settimana.
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Diverse migliaia di persone sono scese di nuovo nelle strade di Varsavia ieri sera per esprimere rabbia contro l'entrata in vigore di una controversa sentenza che di fatto vieta l'aborto. D'ora in poi, qualsiasi aborto e' vietato in Polonia, tranne nei casi di stupro o incesto o quando la vita della madre e' in pericolo. In linea con i programmi della coalizione di destra ultra-cattolica al governo, questa sentenza vieta l'interruzione volontaria della gravidanza in caso di anomalie fetali.
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E le strade si sono subito riempite di manifestanti, alcuni e alcune con indosso i fazzoletti verdi, simbolo del movimento per il diritto all’aborto in Argentina. A Varsavia migliaia di cittadini hanno marciato verso il quartiere generale del partito di governo Diritto e Giustizia al grido di «Penso, sento, decido» o di «Libertà di scelta al posto del terrore». La Polonia è scesa di nuovo in piazza contro il divieto quasi totale d’aborto.
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Cosa attendersi adesso? Le proteste, se continuate ed ampiamente partecipate, potrebbero condurre alla graduale erosione delle fondamenta dell’esperimento PiS, la cui caduta alle prossime parlamentari (2023) assesterebbe un colpo potenzialmente fatale all’internazionale conservatrice. Il verdetto inappellabile dello scorso 22 ottobre del Tribunale Costituzionale di Polonia (Trybunał Konstytucyjny) circa l’incostituzionalità del cosiddetto aborto eugenetico, ossia l’interruzione volontaria di gravidanza causa…
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COME FUNZIONA LA WOMEN’S STRIKE OGÓLNOPOLSKI STRAJK KOBIET – L’opposizione popolare al PiS è stata innescata dalla Women’s strike / Ogólnopolski Strajk Kobiet, che da 2016, anno di inizio della protesta, è quasi quadruplicata. Nonostante la macchina del fango, oggi il 75% delle persone in Polonia conosce la Women’s Strike, soprattutto grazie alla stampa indipendente, spiega Lempart. Lo spiega a ilfattoquotidiano.
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In sostanza, abortire nell’ex paese sovietico sarà quasi impossibile. Secondo molti manifestanti e oppositori al partitio di governo PiS, questa è l’ennesima e preoccupante dimostrazione di come il paese stia scivolando verso un autoritarismo. Non sono solo le donne a portare in piazza, è l’intera nazione che ne ha avuto abbastanza”. Il governo polacco, guidato dal partito di destra Diritto e Giustizia (PiS) estremamente vicino alle idee cattoliche molto influenti nel paese, ha annunciato…
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"La Corte costituzionale ha presentato una motivazione scritta della sentenza sulla protezione della vita. Conformemente ai requisiti costituzionali, la sentenza è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale", ha fatto sapere il governo. In realtà sembra che all'interno del PiS vi erano timori sul fatto che la pubblicazione potesse scatenare nuove proteste, come quelle seguite all'annuncio della sentenza.
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La norma che lo vieta anche in caso di malformazione del feto, è entrata in vigore in Polonia. L’entrata in vigore è stata rimandata fino a ora a causa delle manifestazioni di protesta e anche delle critiche da parte dell’Unione Europea. Ancora prima dell’entrata in vigore della legge che rappresenta una ulteriore limitazione della libertà delle donne, portate sempre di più verso la via dell’aborto illegale.
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Julia Przylebska, presidente della Corte costituzionale polacca, ha però prontamente replicato denunciando la risoluzione del Parlamento europeo come "un tentativo senza i precedenti di interferenza nelle questioni interne del sistema politico polacco, che non sono regolate nei trattati europei". Il governo ha risposto ricorrendo all'esercito e ritardando la pubblicazione della sentenza. Le donne in Polonia non potranno più abortire eccetto nei casi di…
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