San Gennaro, il sangue del patrono non si è liquefatto. Incompiuto il prodigio

Notizie.it INTERNO

San Gennaro, il sangue non si scioglie: cosa accade adesso?

San Gennaro, il sangue non si scioglie. Il miracolo di San Gennaro non si è ripetuto e il suo sangue non si è sciolto.

Dopo la fine della celebrazione dell’1 maggio 2021, l’arcivescovo Battaglia ha riportato la teca in processione dall’altare maggiore alla Cappella che custodisce le reliquie di San Gennaro.

Dal 2 al 9 maggio 2021, i fedeli potranno recarsi in Cattedrale, all’altare maggiore e pregare davanti alle reliquie di San Gennaro, per venerare il Santo patrono di Napoli

Il sangue di San Gennaro non si è liquefatto. (Notizie.it )

La notizia riportata su altre testate

Dopo la mancata liquefazione del sangue di ieri e di stamane, il sangue del Santo si è sciolto. Quando ormai sembrava tutto perduto si è ripetuto finalmente il miracolo di San Gennaro. (NapoliToday)

Non c’è piaga sociale e ferita comunitaria che non abbia diritto di cittadinanza in questo reliquiario così prezioso, apice meraviglioso dell’intero tesoro di San Gennaro. La processione si svolgeva in ricordo della Traslazione delle Reliquie del Santo dal cimitero posto nell’agro marciano, nel territorio di Fuorigrotta, fino alle Catacombe di Capodimonte, poi denominate, per questa ragione, di San Gennaro. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

Milano, 2 mag. (LaPresse)

La speranza dell'avvenuto miracolo in extremis, dopo la mancata liquefazione del sangue di ieri, è stata vana. Il sangue di San Gennaro è rimasto solido anche oggi. (NapoliToday)

Dopo la celebrazione eucaristica l’arcivescovo Mimmo Battaglia alla presenza di 200 persone ha nuovamente tirato fuori l’ampolla e costatato che il sangue era ancora solido. È questo l’annuncio dall’altare del Duomo di Napoli che per il secondo giorno consecutivo ha lasciato i fedeli delusi. (Il Riformista)

Evidentemente – e questa considerazione la accetta chi ci crede, ovviamente – stavolta "faccia gialla", il patrono della città, vuole lanciare un messaggio chiaro. È stato proprio l'arcivescovo Mimmo Battaglia a chiedere ai fedeli di «non cedere alla brama di leggere buoni o cattivi auspici» (Fanpage.it)