Marco Pantani, l'Antimafia riapre tutto: "Altre pista sulla morte"

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Su Marco Pantani la verità non è stata detta fino alla fine. In sintesi è questa la conclusione a cui arriva la Commissione Antimafia nella sua relazione sulla morte del campione del ciclismo. Nella relazione di fatto non vengono escluse altre ipotesi sul decesso. Un passaggio questo che sostanzialmente potrebbe riaprire il caso a sorpresa. Ma per capire bene cosa è successo bisogna leggere bene le carte della Commissione Antimafia che hanno parole molto chiare: "Sono possibili altre ipotesi sul decesso dell'ex campione di ciclismo anche considerando un eventuale ruolo della criminalità organizzata e di quegli ambienti ai quali purtroppo egli si rivolgeva a causa della dipendenza di cui era vittima". (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altre fonti

RIMINI. (l'Adige)

Per la famiglia del campione romagnolo, parlano gli avvocati Fiorenzo e Alberto Alessi: «Non commentiamo questa dichiarazione, ma ne prendiamo atto. Non ci risulta che sia la prima di analogo tenore e contenuti. (TUTTOBICIWEB.it)

La morte di Marco Pantani è ancora avvolta nel mistero. A quasi diciannove anni dalla scomparsa del pirata, ci ha pensato la Commissione Antimafia a riaprire il caso: "L’inchiesta condotta dal IV Comitato ha fatto affiorare singolari e significative circostanze che rendono possibili altre ipotesi sulla morte di Marco Pantani anche considerando un eventuale ruolo della criminalità organizzata e di quegli ambienti ai quali purtroppo egli si rivolgeva a causa della dipendenza di cui era vittima". (AreaNapoli.it)

Nel giugno 1999 al Giro d’Italia a Madonna di Campiglio, "diverse e gravi" furono le violazioni alle regole stabilite affinché i controlli eseguiti sui corridori fossero genuini e il più possibile esenti dal rischio di alterazioni: lo afferma il presidente uscente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, presentando il lavoro svolto dall’Antimafia, e in particolare dal Comitato coordinato dal senatore Endrizzi, su quelle che vengono definite le "numerose anomalie" che contrassegnarono la vicenda che portò all’esclusione dell’atleta Marco Pantani dal Giro d’Italia Nello specifico, nell’effettuare i controlli sugli atleti - spiega Morra - non venne rispettato il Protocollo siglato dall’UCI con l’ospedale incaricato di eseguirli. (TUTTOBICIWEB.it)

È l’ultima rivelazione in ordine di tempo che arriva dalla indagine della Commissione parlamentare Antimafia, sul giallo che avvolge non solo la morte del grande campione di ciclismo, ma anche ciò che accadde cinque anni prima, quando il «Pirata» da maglia rosa, a due tappe dalla fine del giro, venne clamorosamente squalificato per doping, nel suo sangue risultarono infatti valori di ematocrito del 51,8%, mentre la soglia limite era fissata al 50%. (Corriere)

Il Giro shock del 1999, la tragedia del 2004, le parole di Vallanzasca, le minacce: troppi buchi neri. Le testimonianze inedite (La Gazzetta dello Sport)