Lo “sgambetto” dell'Ue sul Prošek scatena le reazioni. Polegato: “Iniziativa da bloccare, rischia di infangare un nome diventato internazionale”

Qdpnews INTERNO

Il presidente di Coldiretti Treviso ha invitato gli eurodeputati italiani e veneti a fare tutto quello che serve per fermare questa iniziativa.

“Già questo fa pensare che non siamo sulla strada giusta – afferma Polegato – poi, che tutto questo possa essere avallato dall’Ue, è ancora peggio.

“Parliamo comunque di due cose completamente diverse – precisa Polegato – Con il Prošek parliamo infatti di un vino dolce, non di una bollicina. (Qdpnews)

Ne parlano anche altre fonti

Per l'assessore la linea del "due pesi e due misure" è inammissibile. Giovedì in sede di Commissione politiche agricole (Cpa) della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Friuli Venezia Giulia e Veneto chiederanno la sottoscrizione di un documento unitario a difesa delle denominazioni italiane dall'abuso di utilizzo di etichette "Italian sounding" (Il Friuli)

A nulla valgono le rassicurazioni della Commissione- continua Borgonzoni- secondo cui il 'prosek croato' non avrebbe nulla in comune con il nostro Prosecco. Per il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni "è inaccettabile un eventuale utilizzo della dicitura Prosek da parte della Croazia". (Adnkronos)

"La decisione della Commissione Europea sul riconoscimento dell'indicazione geografica protetta del vino croato Prosek è sbagliata. Bottiglie di Prosek. Sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea compare la richiesta, avanzata dalla Croazia, di protezione della menzione tradizionale Prosek: ciò significa che l'Ue, di fatto, formalizza l'avvio del riconoscimento della denominazione del vino che richiama l'italiano Prosecco. (TGR – Rai)

Chiediamo al ministro Patuanelli che già domani 16 settembre, nel corso del G20 Agricoltura a Firenze, indichi quali procedure d’urgenza verranno disposte per tutelare la denominazione Prosecco e contestualmente il territorio di produzione». (TrevisoToday)

Si torna a parlare della “battaglia” del Prosecco tra l’Italia e la Croazia. La decisione ha provocato la reazione della Coldiretti che vede nel via libera dell’UE un vero e proprio attacco al Made in Italy. (inItalia)

Quella che è già stata definita “la guerra delle bollicine tra l’italiano Prosecco e il croato Prošek” aggiunge un nuovo tassello alla vicenda: la denominazione del vino croato Prošek è ammissibile. A questa interrogazione ne seguì un’altra a firma degli europarlamentari dell’Intergruppo Vino (25, tra cui Alessandra Moretti e Rosanna Conte) (La Tribuna di Treviso)