Dodici anni fa l'uccisione di Lea Garofalo: Monza la ricorda con fiori e iniziative nei quartieri

Qui le tappe della Staffetta di lettura partecipata:

Il territorio monzese anche quest’anno ha deciso di onorare la memoria di Lea con un programma di iniziative che inizieranno nella giornata di oggi, giorno dell’anniversario della sua uccisione, dodici anni fa, per mano dell ‘Ndrangheta.

Infine, sabato 4 dicembre, “Cara Denise” – Laboratorio di scrittura collettiva, un momento di gruppo per scrivere una lettera di auguri a Denise, figlia di Lea Garofalo, in occasione del suo 30° compleanno. (MBnews)

La notizia riportata su altri media

LA FIACCOLATA. A Milano, si terrà il 24 novembre, una fiaccolata in occasione del dodicesimo anniversario della scomparsa di Lea Garofalo. Ma Lea, per dare a sua figlia Denise un futuro di libertà, lancia una sfida inaccettabile alle regole criminali. (Quotidiano del Sud)

Lea scelse di sottrarsi al contesto criminale in cui era cresciuta per garantire alla figlia Denise un futuro migliore. “Dodici anni fa scompariva Lea Garofalo, testimone di giustizia che pagò con la vita il suo desiderio di libertà dalla ‘Ndrangheta. (Approdo Calabria)

Come ogni anno, a partire dalla tragica notte del 24 novembre 2009, quando la donna fu sequestrata e poi uccisa, il coordinamento milanese di Libera, insieme al Comune di Milano e al Presidio di Libera “Lea Garofalo”, promuove un momento di commemorazione. (Radio Lombardia)

– 16.00 QUARTIERE CEDERNA – Presso centro Civico Moriva il 24 novembre 2009, la testimone di giustizia Lea Garofalo, uccisa dall’ex compagno e padre della figlia Denise, il boss ‘ndranghetista Carlo Cosco. (MBnews)

Un omicidio, quello di Lea Garofalo, che fu un'esecuzione dopo che lei aveva deciso di spezzare l'omertà collaborando con magistrati che stavano indagando su diverse faide. Un giardino per Lea Garofalo: a Milano l'intitolazione alla testimone di giustizia vittima della 'ndrangheta 19 Ottobre 2020. (La Repubblica)

Advertisement. Il suo corpo fu sciolto nell’acido in un terreno a San Fruttuoso, vicino a Monza. A distanza di dodici anni, la sua eredità continua a essere un monito per le istituzioni e un esempio per tante donne che trovano la forza di ribellarsi e liberarsi dall’oppressione mafiosa. (Corriere di Lamezia)