LETTERA L'11 settembre, vent'anni dopo | Italians

Corriere della Sera INTERNO

La mia gioia, (ops, correggo) la nostra gioia e la nostra speranza

Quel giorno, in TV, vedo persone vive, individui reali, che si lasciano cadere dall’alto di un grattacielo per sfuggire alle fiamme.

Continua a cadere, poi, l’idea di progresso e benessere legato al mito del consumismo dell’economia di mercato.

Caro Beppe cari Italians, 11 Settembre 2001.

20 anni fa lavoravo per una multinazionale, leader mondiale nei servizi di telecomunicazione. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

Al Memoriale degli attentati la cerimonia alla presenza di Biden. (LaPresse) – Nel ventennale degli attacchi dell’11 settembre 2001 al Memoriale del World Trade Center si è tenuta la cerimonia per ricordare chi perse la vita nello schianto delle Torri Gemelle. (LaPresse)

«Le immagini del tragico crollo delle Torri Gemelle rimangono indelebili nelle nostre menti per quella crudeltà espressa in mondovisione che ci hanno fatto vivere - ha dichiarato Zaia - Quel giorno, insieme ai due grattacieli simbolo di New York siamo stati tutti aggrediti, è stata colpita la nostra libertà e minacciata la nostra democrazia (VeronaSera)

Con il ritiro delle truppe dalla Nato e degli Stati Uniti dall'Afghanistan, sottolinea l'ex presidente della Bce, "il capitolo neoconservatore mi sembra completamente chiuso. Una consistente maggioranza dell'opinione pubblica negli Stati Uniti, bipartisan, era favorevole al ritiro delle truppe ed era condiviso sia dall'attuale presidente degli Stati Uniti Joe Biden sia dal suo predecessore Donald Trump. (Adnkronos)

Le persone camminano più vicine del solito, quasi consapevoli che l'orrore e la paura si combattono solo così: stringendosi un po' Come fai a non sentirti in colpa a pensare a una traversa, quando dall'altra parte del mondo sembra in corso l'Apocalisse? (Il Romanista)

In totale i morti negli attentati dell'11 settembre furono 2.977 più i 19 dirottatori (Corriere TV)

Nel servizio Elisabetta Vezzosi, docente di Storia e Istituzioni delle Americhe all'UNITS e Georg Meyr, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'UNITS Dopo quel momento nulla è stato più come prima, è come se un capitolo si fosse chiuso e ne sia iniziato uno nuovo. (TGR – Rai)