Scuola, linee guida per la didattica digitale integrata inviate al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione

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Il documento contiene indicazioni operative per le scuole affinché possano dotarsi, capitalizzando anche l’esperienza maturata durante i mesi di chiusura, di un Piano scolastico per la didattica digitale integrata.

Le Linee saranno rese pubbliche dopo il passaggio al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione e contestualmente al loro invio alle scuole.

Il Piano scolastico per la didattica digitale integrata dovrà essere allegato al Piano triennale per l’offerta formativa di ciascuna scuola. (newsbiella.it)

La notizia riportata su altri giornali

In Lombardia arriveranno in tutto 4.375.000 euro di una cifra globale di 30 milioni di euro. Ammontano a 350.000 euro i fondi che il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha assegnato alla provincia di Varese per mettere mano agli ambienti scolastici. (Varesenews)

Solo il 50,5% ha valutato abbastanza positivamente la DaD e il 10,3% molto positivamente. Per la maggior parte serve però sicurezza. Tra i genitori favorevoli al ritorno in classe a settembre, il 51,1 per cento reputa indispensabile che il ministero dell’Istruzione adotti adeguate regole di sicurezza idonee. (La Tecnica della Scuola)

È quanto emerge da un sondaggio condotto da IZI in collaborazione con Comin & Partners, su ciò che pensano i genitori riguardo alla riapertura delle scuole a settembre. Tutto sommato il 60,8% dei genitori con figli alla scuola primaria o secondaria di primo o secondo grado valutano positivamente la didattica a distanza nella scuola dei propri figli. (Orizzonte Scuola)

La soluzione ottimale per gli insegnanti? E per quanto riguarda il tempo scuola completo: «...sia per l'infanzia, sia per la primaria, potrà essere garantito solo in presenza di adeguate risorse in termini di personale: in caso contrario di dovrebbe provvedere ad una riduzione del tempo scuola. (NonSoloContro)

Un’associazione per promuovere lo studio dell’italiano. Le scuole che aderiscono a LICET hanno ciascuna aspetti e aree di sviluppo, che privilegiano uno o più caratteristiche dell’insegnamento, soprattutto in base alle esigenze degli apprendenti stranieri. (La Tecnica della Scuola)

Questo metodo consentirebbe ai docenti di svolgere le verifiche in presenza in tutte le classi. In buona sostanza a turno alcune classi faranno dei giorni di didattica a distanza, mentre le aule più grandi verranno usate da classi in presenza, per poi turnare e consentire a tutti di fare una didattica mista. (La Tecnica della Scuola)