Figc avanti con Gravina. Sostegno da A, B, C, AIC e AIAC, neutrale l'AIA

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Di diritto in Consiglio i presidenti delle Leghe e dell'AIA: Paolo Dal Pino (Serie A), Mauro Balata (Serie B), Francesco Ghirelli, (Lega Pro), Cosimo Sibilia (Dilettanti) e Alfredo Trentalange (Aia).

Eletto per la prima volta il 22 ottobre 2018 dopo il Commissariamento della Federazione, Gravina guiderà quindi la FIGC fino al 2024 e potrà iniziare a giocare ‘La Partita per il futuro’ (clicca qui), titolo della nuova piattaforma programmatica presentata con la candidatura sottoscritta da Lega Serie A, Lega Serie B, Lega Pro, AIC e AIAC. (Tutto Lega Pro)

La notizia riportata su altri media

Gabriele Gravina è stato rieletto presidente della Federcalcio: ha ricevuto 369,84 voti, equivalenti al 73,45% delle preferenze. Allacciamo gli scarpini e iniziamo a giocare il secondo tempo" (Sky Sport)

Gabriele Gravina confermato alla guida della FederCalcio per altri 4 anni: l’attuale presidente della Figc ha ottenuto la rielezioni con il 73,45% dei voti, battendo lo sfidante Cosimo Sibilia. Ora è tempo di indossare gli scarpini e iniziare a giocare, sento già il fischio dell’arbitro, grazie”, ha detto Gravina appena rieletto presidente. (Il Fatto Quotidiano)

"Allacciamo gli scarpini e iniziamo a giocare", ha detto Gravina nel discorso appena dopo la sua rielezione. Nell'assemblea elettiva presso il Cavalieri Waldorf Astoria a Roma Gravina ha ottenuto 369,84 voti, pari al 73,45%, rispetto ai 132,17 voti, pari al 26,25%, dell'altro candidato, Sibilia. (Sport Mediaset)

Una rielezione annunciata visto l’appoggio, dichiarato, delle Serie A, della Lega di B, della Lega Pro e dell’Associazione calciatori e di quella degli allenatori. «Se qualcuno vuole smentirmi, si alzi in piedi e lo dica. (La Stampa)

Gabriele Gravina è stato rieletto alla presidenza della FIGC. Resterà in carica per i prossimi quattro anni. (Calcio News 24)

«Adesso comincia il secondo tempo di una partita iniziata sedici mesi fa. «Se qualcuno vuole smentirmi, si alzi in piedi e lo dica.», così Sibilia. (La Stampa)