Keita Balde contro il razzismo: posti letto ai braccianti del Senegal ma strutture rifiutano

ItaSportPress SPORT

L’attaccante si era proposto di pagare l’alloggio a 200 braccianti senza un tetto ricevendo, però, tante risposte negative da parte di diverse strutture alberghiere.

Keita vive nel Principato di Monaco dal 2019 dopo aver lasciato l’Inter in compagnia della sua bellissima moglie Simona Gualtieri.

Il senegalese, catalano di nascita, voleva pagare l’alloggio a 200 braccianti costretti a dormire in strada, ma la sua richiesta è stata respinta da più di una decina di strutture. (ItaSportPress)

Su altri media

Non mi arrenderò e manterrò la mia promessa costi quel che costi! Ora però Keita Balde ce l’ha fatta, e i suoi connazionali avranno un tetto. (fcinter1908)

"Mi sono offerto volontario per aiutarli, visto che non avevano proprio nulla e dormivano sui cartoni. Dopo aver denunciato la difficoltà per trovare alloggio a 200 braccianti senegalesi a Lleida, in Spagna, di fronte al rifiuto da parte degli hotel contattati, l'attaccante del Monaco è passato all'azione. (Sport Mediaset)

Keita si era offerto di pagare in anticipo per vitto e alloggio delle 200 persone, ma non ha trovato risposte positive da nessuno degli hotel, ostelli e agenzie immobiliari interpellati. Non mi arrenderò e otterrò ciò che ho promesso, chiedo a voi lavoratori un po’ di pazienza”, ha scritto su Instagram il senegalese nato in Spagna. (Fcinternews.it)

"Mi sono offerto volontario per aiutarli, visto che non avevano proprio nulla e dormivano sui cartoni. Ho inviato il denaro necessario affinché abbiamo un tetto sotto cui dormire, da mangiare e vestiti puliti". (Calciomercato.com)

Non sono qui per combattere una guerra morale, sociale, di razza o colore. Ho inviato il denaro necessario affinché abbiamo un tetto sotto cui dormire, da mangiare e vestiti puliti». (Corriere della Sera)

Ho inviato il denaro necessario affinché abbiamo un tetto sotto cui dormire, da mangiare e vestiti puliti". Non sono qui per combattere una guerra morale, sociale, di razza o colore. (La Repubblica)